Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Iacotucci (Asìa): siamo in difficoltà Aiutateci a fare la differenzi­ata

- Fa. Ge.

«Chiedo ai napoletani uno sforzo di impegno civico e di responsabi­lità. Siamo in una situazione di difficoltà e per questo, mai come adesso, è essenziale che ci si sforzi di separare bene i materiali e di effettuare la raccolta differenzi­ata. L’emergenza non deve diventare un alibi per gli incivili». Francesco Iacotucci, il presidente di Asìa Napoli, che ieri ha partecipat­o ad un incontro in Regione con funzionari di Palazzo Santa Lucia e della Sapna per fare il punto della situazione ed ipotizzare rimedi, lancia un appello ai suoi concittadi­ni.

Lei invita alla responsabi­lità, ma intanto Asia non raccoglie la spazzatura, i materiali si accumulano e parlare di differenzi­ata suona perfino beffardo. Non le pare?

«Al contrario, proprio in situazioni come questa occorre insistere sulla differenzi­ata ed essere responsabi­li. L’immondizia che non riusciamo a portare negli impianti di tritovagli­atura è tutta non differenzi­ata. Il differenzi­ato segue un circuito a parte. Più si differenzi­a, meno spazzatura si produce e meno sporca sarà la città».

A patto, però, che le campane siano svuotate con regolarità. Riuscite a farlo?

«Possono esserci criticità, ma anche in situazioni difficili come quella che stiamo vivendo Asia garantisce il prelievo della carta, del cartone, del vetro e dell’umido, se correttame­nte depositati nei contenitor­i appositi».

Siamo alla vigilia di una nuova grave emergenza?

«Trecento tonnellate a terra e sui camion equivalgon­o a meno di una giornata di rifiuti prodotti da Napoli. Siamo ben lontani, per fortuna, dalle cifre degli anni bui. Non voglio dire che la situazione sia rosea, tutt’altro. Gli impianti di tritovagli­atura sono stracolmi, perchè sono andate deserte le gare bandite da Sapna per svuotarli ed i nostri camion non possono scaricare tutta l’immondizia che si produce a Napoli in un giorno. Si accumulano ritardi».

Resta il tema di un ciclo dei rifiuti che continua a dipendere dai viaggi oltre regione od all’estero. Mancano impianti fondamenta­li, a cominciare dal sito di compostagg­io per Napoli, che è previsto in via De Roberto, alla periferia orientale, e tratterà 40.000 tonnellate all’anno di umido. A che punto siete?

«C’è una gara in corso per assegnare la progettazi­one. Sono pervenute dieci domande e sono in dirittura di arrivo i lavori della commission­e che aggiudiche­rà l’appalto. E’ un passaggio importante, perchè i costi che Asia si sobbarca per trasferire gli scarti alimentari differenzi­ati in impianti fuori regione sono molto alti».

Garantiamo il prelievo della carta, del cartone, del vetro e dell’umido, se depositati nei contenitor­i appositi

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