Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Orsini: «Il mio desiderio? Ritornare a fare Eduardo»
L’attore è in scena da domani fino al 6 maggio al Diana con «Copenaghen», storia dell’atomica che doveva essere tedesca, ma che non nacque in Germania Con lui sul palcoscenico vomerese Giuliana Lojodice e Massimo Popolizio
«Dopo Michael Frayn, mi piacerebbe tornare a Eduardo». Umberto Orsini, da domani fino al 6 maggio al Diana con «Copenaghen», il problematico testo dell’autore inglese diretto da Mauro Avogadro, ripropone infatti il suo amore per la drammaturgia napoletana e il desiderio di rimettere in scena un testo di De Filippo. «La scomparsa di Luigi - continua l’attore piemontese – ha lasciato l’importante dinastia teatrale senza più eredi attori, e quindi è giusto che l’intera comunità artistica italiana, e non solo, porti avanti questa grande tradizione». Già partner di Luca ne «L’arte della Commedia», Orsini amerebbe riportarla in scena, ma qualcosa lo blocca. «Forse proprio il suo ricordo. Io sono fatto così, se mi lego a un allestimento e ai suoi interpreti, specie se non ci sono più, mi riesce difficile ripensarlo in un’altra versione. Però proprio con Luca avevo un progetto che poi non si è mai realizzato, “La grande magia”, un testo che amo moltissimo. Ecco potrei pensare a quello».
Tornando a «Copenaghen», in cui recita al fianco di Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, Orsini l’affrontò per la prima volta nel 1999, un anno dopo la sua scrittura. «Lo lessi spiega – e mi convinse subito. A partire dal significato, aperto a più interpretazioni, di un incontro realmente accaduto nel 1941 nella capitale danese. Qui il fisico tedesco Heisenberg, che pur non essendo nazista lavorava per conto del Reich, fece visita al suo maestro Bohr, che nel frattempo aveva abbandonato la Germania collaborando con gli americani, per chiedergli lumi sulle comuni ricerche tese alla realizzazione della bomba atomica». La loro conversazione si svolse all’aperto e nessuno ha mai saputo con esattezza quali ne furono i contenuti. «Sta di fatto – conclude l’attore - che la bomba non fu mai realizzata per conto di Hitler, circostanza che avrebbe cambiato il corso della storia. E la pièce immagina con più percorsi paralleli le varie ipotesi legate a quell’incontro».
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De Filippo 1 / Luca Ricordo bene Luca e l’allestimento de “L’arte della Commedia”, però ora non ce la farei. Ma con lui avevo un progetto che poi non si è mai realizzato, “La grande magia”: potrei pensarci