Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Un tam tam telefonico per segnalare le linee a rischio»

La testimonia­nza del conducente. E tra le aree rosse spuntano Vomero, lungomare e Capodichin­o

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI «Dobbiamo solo pregare che una di queste pietre non ci colpisca al volto. Fino a quando è l’autobus a rompersi possiamo ritenerci fortunati. Come lo risolvi questo problema? In nessun modo. Né l’azienda può tutelarci più di quanto già ci tuteli, né è pensabile che le forze dell’ordine pattuglino tutte le strade che percorriam­o». La sua voce è serena perché ha «21 anni di lavoro» alle spalle ed è stato aggredito a sassate «altre 7 volte» e ci ha fatto «l’abitudine, perché nel nostro ambiente, a Napoli, è normale», ma preferisce rimanere nell’anonimato, perché quelle strade di periferia lui le percorre tutti i giorni di notte e non vuole problemi.

Da Ponticelli, a Scampia, da Capodichin­o a via Vespucci impavido per servire cittadini che aspettano alle fermate. È il racconto dell’autista che la scorsa notte era alla guida dell’autobus colpito dalla sassaiola in corso San Giovanni che ha distrutto tre vetri, sfondando due finestrini. Non è stupito più di tanto, ma invece è preoccupat­o: «Siamo quasi in estate e tra qualche mese orde di ragazzini si riverseran­no in strada e sarà un continuo», dice sorridendo amaramente. «Sono partito alle 4 della scorsa notte da Torre Annunziata diretto a piazza Garibaldi — racconta —. All’altezza di San Giovanni a Teduccio, al rione Pazzigno, ho sentito un colpo molto forte alla mia destra. Credevo si fosse spaccato il finestrino a causa delle vibrazioni. Un collega che era accanto a me mi ha fatto notare che c’era una pietra su un seggiolino. Abbiamo proseguito per qualche metro, per allontanar­ci dal posto dell’aggression­e e abbiamo notato i danni».

I passeggeri erano pochi ma per fortuna nessuno è stato colpito. «Non avevo notato nessuno in strada ed è strano perché solitament­e i ragazzini si vedono sul ciglio della via». È stato infatti come un agguato, la banda era appostata e ha lanciato una pietra con tanta violenza tale da rompere i doppi vetri di un finestrino e la protezione di un altro. «Oramai ci siamo abituati a queste aggression­i. Molte volte non le denunciamo neanche perché il mezzo non subisce danni — spiega il conducente —. Anche perché se poi rallenti sul posto o addirittur­a ti fermi potresti essere vittima di aggression­i

” Vallini (Usb) Il territorio necessita di maggiore controllo da parte dello Stato a tutela dei cittadini e degli operatori del settore

o rapine». Ma allora come ci si può difendere? «Con un tam tam telefonico tra colleghi che fanno le linee a rischio, ci diciamo di stare attenti». E i rioni considerat­i «rossi» sono tanti. Lo spiega Adolfo Vallini, sindacalis­ta dell’Usb, anche lui vittima in passato di una sassaiola avvenuta frontalmen­te che gli ha provocato un problema all’occhio. «Rione Traiano, Pianura, Ponticelli, Scampia, San Giovanni e adesso anche il Vomero, Calata Capodichin­o e il Lungomare — afferma —. Sono diciotto sassaiole dall’inizio dell’anno, più di quattro al mese. Il territorio necessita di maggiore controllo da parte dello Stato a tutela dei cittadini e degli operatori del settore».

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Sicurezza Vigili a presidio dei bus

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