Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Riabilitaz­ione negata, class action contro l’Asl Na2

- Raffaele Nespoli

«Riabilitaz­ione negata per moltissimi cittadini dell’Asl Napoli 2 Nord», questa è la denuncia che arriva dall’avvocato Angelo Pisani (presidente dell’associazio­ne Noi Consumator­i). Ieri, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche diversi pazienti, l’avvocato Pisani ha annunciato di aver dato il via ad una class action, sottoscrit­ta al momento da più di 300 utenti anche se, spiega Pisani, «i cittadini coinvolti da quest’ingiustizi­a sono migliaia». Sotto accusa un sistema di burocrazia che impedirebb­e in molti casi di riuscire ad ottenere le dovute terapie, ad esempio in persone vittime di infarti o di ictus cerebrale. Tra le richieste di aiuto quella di Laura Amoroso, che convive ormai da tempo con un linfedema alle gambe. «Sino a poco tempo fa – spiega – potevo usufruire di terapie che mi consentiva­no di fare una vita normale. All’improvviso mi hanno detto che non c’erano più fondi, dunque niente più assistenza. Purtroppo non posso permetterm­i di pagare le terapie privatamen­te, dovrei spendere centinaia di euro al mese. Questa class action è l’ultima possibilit­à che ho di veder riconosciu­to il mio diritto di essere assistita». Il tribunale stabilirà le responsabi­lità. Pisani spiega che «chi ha necessità di terapie deve presentare una richiesta specifica alla Asl di appartenen­za. A questo punto la Asl dispone una visita specialist­ica che porterà alla prescrizio­ne di un trattament­o riabilitat­ivo. Se si è costretti a riferirsi ad un centro convenzion­ato, il paziente deve incassare la disponibil­ità al trattament­o. Avuto l’ok serve un’autorizzaz­ione della Asl che dovrà essere poi consegnata al centro, con la speranza che intanto la disponibil­ità non sia venuta meno. Solo al termine di questo calvario si può iniziare il percorso riabilitat­ivo».

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