Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Riabilitazione negata, class action contro l’Asl Na2
«Riabilitazione negata per moltissimi cittadini dell’Asl Napoli 2 Nord», questa è la denuncia che arriva dall’avvocato Angelo Pisani (presidente dell’associazione Noi Consumatori). Ieri, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche diversi pazienti, l’avvocato Pisani ha annunciato di aver dato il via ad una class action, sottoscritta al momento da più di 300 utenti anche se, spiega Pisani, «i cittadini coinvolti da quest’ingiustizia sono migliaia». Sotto accusa un sistema di burocrazia che impedirebbe in molti casi di riuscire ad ottenere le dovute terapie, ad esempio in persone vittime di infarti o di ictus cerebrale. Tra le richieste di aiuto quella di Laura Amoroso, che convive ormai da tempo con un linfedema alle gambe. «Sino a poco tempo fa – spiega – potevo usufruire di terapie che mi consentivano di fare una vita normale. All’improvviso mi hanno detto che non c’erano più fondi, dunque niente più assistenza. Purtroppo non posso permettermi di pagare le terapie privatamente, dovrei spendere centinaia di euro al mese. Questa class action è l’ultima possibilità che ho di veder riconosciuto il mio diritto di essere assistita». Il tribunale stabilirà le responsabilità. Pisani spiega che «chi ha necessità di terapie deve presentare una richiesta specifica alla Asl di appartenenza. A questo punto la Asl dispone una visita specialistica che porterà alla prescrizione di un trattamento riabilitativo. Se si è costretti a riferirsi ad un centro convenzionato, il paziente deve incassare la disponibilità al trattamento. Avuto l’ok serve un’autorizzazione della Asl che dovrà essere poi consegnata al centro, con la speranza che intanto la disponibilità non sia venuta meno. Solo al termine di questo calvario si può iniziare il percorso riabilitativo».