Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il ricordo e la proposta
L’impegno di Iannello, la scommessa Montanari
1980, si recò quale volontario a Sant’Angelo dei Lombardi, dove visse in un container per salvare dalla ulteriore distruzione i centri storici dei Comuni irpini. Poi da Roma guidò nel 1986 la battaglia con cui sventammo il cosiddetto “Regno del Possibile”, portato avanti dai costruttori con l’appoggio della classe dirigente e accademica napoletana. Tale progetto prevedeva estese alterazioni urbanistiche scardinando il P.R. del 1972. Oggi non siamo affatto ottimisti sul futuro del centro storico di Napoli – pur avendo ottenuto nel 1995 il riconoscimento Unesco quale Patrimonio dell’umanità – dal momento che la giunta de Magistris ha affossato l’iniziativa del precedente assessore all’urbanistica, De Falco, di richiesta al Mibact del vincolo paesaggistico sullo stesso centro storico-Unesco ai sensi del Codice dei Beni Culturali. Esso lo avrebbe preservato da qualsiasi alterazione o futura iniziativa di speculazione edilizia. Nel Convegno di mercoledì 2 maggio Italia NostraNapoli chiederà ai 5Stelle di nominare ministro dei Beni Culturali Tomaso Montanari, al quale proporremo un appello internazionale per fare affluire a Napoli (come fu fatto per Venezia) i fondi per il restauro conservativo – che con l’apertura di centinaia di cantieri darà lavoro e sconfiggerà la locale camorra - del Centro storicoUnesco: l’Expo permanente di Napoli, la grande risorsa della città.