Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Governatore e M5S insieme: no al taglio dei fondi Ue, a rischio oltre 370 milioni
Allarme dei 5 stelle: «Perderemo 370 milioni». De Vincenti: «Negozieremo»
Ora la profezia rischia di diventare amara realtà e sulla Campania si addensa il rischio di perdere 370 milioni di euro di stanziamenti europei. Il primo a lanciare l’allarme sui nuovi tagli fu il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, lo scorso 1 dicembre, riferendo che la Commissione europea si preparava a far cadere la scure sui trasferimenti all’Italia, con la previsione di gravissimi danni soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. In quella circostanza, il ministro per la Coesione, Claudio De Vincenti, rassicurò: «Sarà il governo nazionale — disse — a garantire la giusta compensazione e ad attivare un nuovo negoziato».
La previsione, purtroppo, si è avverata. E quella che poteva apparire una mera anticipazione tutta da confermare ora rischia di trasformarsi in dramma . I 5 stelle, con il capogruppo regionale Gennaro Saiello e la consigliera regionale Valeria Ciarambino, sono stati i primi a sollevare la questione: «Con il taglio del 7% alla politica di coesione proposto dalla Commissione europea, la Campania rischia di perdere oltre 370 milioni nella prossima programmazione dei fondi Fse e Fesr. Un dramma in piena regola — hanno sottolineato — i cui effetti non potranno che far registrare ricadute disastrose sulle politiche occupazionali, sul Welfare e sui piani di sviluppo di interi comparti». Calcolando che il Sud potrebbe addirittura essere destinatario di oltre un miliardo e mezzo in meno di risorse, come previsto nel Quadro finanziario pluriennale 2020-2027 illustrato al Parlamento europeo dal presidente Jean-Claude Juncker, gli europarlamentari del M5S hanno chiesto a Bruxelles di tener conto del tasso di disoccupazione giovanile, salito in Campania al 55%, quale requisito per la quantificazione delle risorse europee da assegnare.
Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha accolto l’appello-denuncia dei 5 stelle. «Apprendiamo che il bilancio annunciato dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker — ha dichiarato — prevederebbe una serie di tagli lineari, e che la Campania rischierebbe di perdere circa 370 milioni nella prossima programmazione dei fondi Fesr e Fse. Sarebbe una penalizzazione insostenibile per una regione che vive già drammatiche situazioni occupazionali e sociali. Siamo fortemente preoccupati per gli effetti di una mera impostazione contabile. Impegneremo il governo e i gruppi di tutti gli schieramenti politici per una battaglia decisa a tutela dei nostri territori».
Una preoccupazione che, ovviamente, ha investito direttamente il ministro De Vincenti, il quale, tuttavia, è tornato ancora una volta a rassicurare: «Prendiamo atto che, grazie alla battaglia che l’Italia ha condotto a difesa delle politiche di coesione, la proposta di bilancio della Commissione ridimensiona al 5% il taglio dei fondi rispetto alle ipotesi iniziali che arrivavano fino al 30%. Non ci basta e insisteremo per mantenere invariate le risorse per la coesione — ha tenuto a sottolineare il ministro per la Coesione territoriale —. Oltre a questa, altre battaglie in coerenza con le posizioni finora sostenute attendono il governo italiano nel negoziato che ora si apre: a cominciare dai criteri di riparto dei fondi che devono rispecchiare le condizioni di ritardo effettive dei territori e dall’esclusione del cofinanziamento nazionale dal calcolo del deficit ai fini del Patto di stabilità e crescita. Sottolineo infine — ha concluso De Vincenti — che è stata finalmente recepita la nostra richiesta che il rispetto delle regole dello Stato di diritto sia per tutti gli Stati membri condizione ineludibile per poter attingere al bilancio dell’Unione e che sono aumentate in misura consistente le risorse stanziate per l’emergenza migratoria».