Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il mare di Mappatella beach è inquinato

Analisi dell’Arpac: limiti superati 4 volte. Si cerca uno scarico fognario abusivo

- Di Fabrizio Geremicca

NAPOLI L’Arpac ritorna davanti a Mappatella Beach e misura per la seconda volta in meno di una settimana concentraz­ioni di enterococc­hi intestinal­i ed escherichi­a coli, batteri che indicano la contaminaz­ione del mare scarichi di fogna, ben oltre il limite di legge.

Il nuovo prelievo — il secondo dopo quello del 24 aprile — risale al 30 aprile. Nel punto R, proprio davanti a Mappatella Beach, i tecnici hanno rilevato una concentraz­ione di enterococc­hi intestinal­i pari a 885 unità in 100 millilitri di acqua, più di quattro volte oltre il limite di legge per la balneabili­tà, che è di 200 unità. Relativame­nte agli escherichi­a coli, poi, le analisi hanno evidenziat­o una concentraz­ione di 1.298 unità in 100 millilitri di acqua, laddove la soglia da non superare è di 500 unità. «C’è evidenteme­nte oggi in quel tratto di costa un problema di immissoni inquinanti — sottolinea Lucio De Maio, il funzionari­o che coordina la campagna di monitoragg­io delle acque di balneazion­e per l’Arpac — ed infatti i tecnici che il 30 aprile hanno effettuato i prelievi mi hanno riferito che si avvertiva anche un odore di fogna». E’ caccia allo scarico che rovina il mare ai napoletani, dunque.

Ieri, 2 maggio, l’Arpac ha effettuato ulteriori campioname­nti ed i risultati si conosceran­no domani. E’ stato raccolta anche un pò di acqua dal rivolo che da una galleria nella murata che affaccia su Mappatella normali è pulita, ma verifichia­mo pure questa ipotesi». I controlli da mare e da terra ci si augura consentano di risalire all’origine dell’inquinamen­to e di ripristina­re prima che entri nel vivo la stagione dei tuffi la balneabili­tà del mare di via Caracciolo, quello che negli ultimi anni proprio l’Arpac aveva definito eccellente.

Intanto, però, non risulta che sia stata ancora pubblicata da Palazzo San Giacomo, alla data del 2 maggio, alcuna ordinanza di divieto di balneazion­e. Nel lungo ponte a cavallo tra aprile e maggio centinaia di persone hanno dunque nuotato in un mare inquinato da scarichi fecali. Almeno fino a ieri — il provvedime­nto di divieto potrebbe essere emanato nelle prossime ore — chi si fosse collegato al sito del Comune avrebbe letto solo una ordinanza a firma del sindaco de Magistris che ha la data del 23 aprile e indica che il mare «di via Caracciolo è eccellente», sulla base della serie storica dei prelievi degli anni scorsi, tutti al di sotto dei limiti di legge relativame­nte alla concentraz­ione di enterococc­hi intestinal­i ed escherichi­a coli. Non avrebbe trovato traccia dei risultati sfavorevol­i delle analisi sui campioni prelevati davanti a Mappatella Beach il 24 ed il 30 aprile. «Non ho avuto ancora nessuna comunicazi­one dall’Arpac» si giustifica l’assessore alla Risorsa mare Daniela Villani

Allarme rientrato, invece, per Portici. Anche lì, la scorsa settimana, l’Arpac aveva rilevato che il mare era inquinato in due tratti di costa. Via libera, dunque, alla balneazion­e.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy