Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Rifiuti, ancora due giorni di caos Iacotucci (Asìa): per manutenzione l’inceneritore di Acerra è fermo
Sabato tornerà in funzione. Da smaltire 1.500 tonnellate di immondizia
NAPOLI Napoli è sommersa dai rifiuti, che ingombrano strade e marciapiedi.
«Stiamo lavorando per recuperare, ma la situazione è oggettivamente difficile, anche se si poteva evitare di arrivare a tutto questo con qualche accorgimento e qualche misura preventiva».
In che modo si sarebbe potuta arginare questa emergenza?
«C’è una manutenzione programmata dell’inceneritore di Acerra. La parola programmata è la chiave della soluzione possibile. Se si fossero prese delle contromisure in tempo — e di fronte ad una programmazione si poteva farlo certamente — non saremo arrivati a tanto».
Francesco Iacotucci, amministratore unico di Asìa, parla dell’emergenza rifiuti in città e non si nasconde dietro considerazioni di maniera, rilevando i punti deboli di un sistema di gestione che in questi giorni particolarmente complessi non ha funzionato. «Le file agli impianti sono ormai lunghissime. I nostri camion attendono per ore e il servizio di prelievo in strada — di conseguenza — si rallenta sensibilmente. E a disposizione, in alternativa, c’è il solo sito di stoccaggio ex Icm, in via delle Brecce che abbiamo riaperto in tutta fretta».
E i rifiuti intanto continuano ad accumularsi nelle strade.
«Napoli risente del problema di cui è vittima, e non certo artefice come alcuni hanno insinuati. Anche altri Comuni sono nella stessa situazione. Stiamo lavorando per recupeè rare in centro, in queste ore. Poi interverremo in tutte le altre zone della città. L’afflusso extra di visitatori di questo lungo Ponte — cui plaudiamo con assoluto entusiasmo — ha ulteriormente appesantito la situazione. Il primo maggio stato impossibile anche svuotare i cestini in via Toledo. Un nostro furgone è rimasto bloccato fra la folla, alle spalle di un’autoambulanza, e non ha potuto portare avanti alcun servizio. E i cestini sono rimasti pieni».
Ma nei fatti il prelievo va a rilento, al di là della folla nelle strade a parte e dei moltissimi turisti.
«Una linea di Acerra è ferma e il problema è grave poiché riduce di molto la possibilità di gestire i rifiuti. Ferma per interventi di manutenzione».
Al momento la situazione qual è?
«A terra ci sono circa 250 tonnellate di rifiuti, al sito di stoccaggio di via delle Brecce 800-900 tonnellate, nei camion sono stivate altre 150 tonnellate. Complessivamente 1.500 tonnellate di rifiuti che non hanno trovato posto negli impianti e che dovranno poi essere gestite nei prossimi giorni ad emergenza conclusa».
La manutenzione dell’impianto di Acerra fino a quanto andrà avanti?
«Fino al prossimo 5 maggio. Da allora si potrà lavorare per riequilibrare la situazione».
Ma come si sarebbe potuto evitare tutto questo?
«Andava segnalato il problema e attivato un ulteriore sito di stoccaggio. Se si parla di programmazione allora si deve estendere il concetto a tutto il comparto».