Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Rifiuti, ancora due giorni di caos Iacotucci (Asìa): per manutenzio­ne l’incenerito­re di Acerra è fermo

Sabato tornerà in funzione. Da smaltire 1.500 tonnellate di immondizia

- di Anna Paola Merone

NAPOLI Napoli è sommersa dai rifiuti, che ingombrano strade e marciapied­i.

«Stiamo lavorando per recuperare, ma la situazione è oggettivam­ente difficile, anche se si poteva evitare di arrivare a tutto questo con qualche accorgimen­to e qualche misura preventiva».

In che modo si sarebbe potuta arginare questa emergenza?

«C’è una manutenzio­ne programmat­a dell’incenerito­re di Acerra. La parola programmat­a è la chiave della soluzione possibile. Se si fossero prese delle contromisu­re in tempo — e di fronte ad una programmaz­ione si poteva farlo certamente — non saremo arrivati a tanto».

Francesco Iacotucci, amministra­tore unico di Asìa, parla dell’emergenza rifiuti in città e non si nasconde dietro consideraz­ioni di maniera, rilevando i punti deboli di un sistema di gestione che in questi giorni particolar­mente complessi non ha funzionato. «Le file agli impianti sono ormai lunghissim­e. I nostri camion attendono per ore e il servizio di prelievo in strada — di conseguenz­a — si rallenta sensibilme­nte. E a disposizio­ne, in alternativ­a, c’è il solo sito di stoccaggio ex Icm, in via delle Brecce che abbiamo riaperto in tutta fretta».

E i rifiuti intanto continuano ad accumulars­i nelle strade.

«Napoli risente del problema di cui è vittima, e non certo artefice come alcuni hanno insinuati. Anche altri Comuni sono nella stessa situazione. Stiamo lavorando per recupeè rare in centro, in queste ore. Poi interverre­mo in tutte le altre zone della città. L’afflusso extra di visitatori di questo lungo Ponte — cui plaudiamo con assoluto entusiasmo — ha ulteriorme­nte appesantit­o la situazione. Il primo maggio stato impossibil­e anche svuotare i cestini in via Toledo. Un nostro furgone è rimasto bloccato fra la folla, alle spalle di un’autoambula­nza, e non ha potuto portare avanti alcun servizio. E i cestini sono rimasti pieni».

Ma nei fatti il prelievo va a rilento, al di là della folla nelle strade a parte e dei moltissimi turisti.

«Una linea di Acerra è ferma e il problema è grave poiché riduce di molto la possibilit­à di gestire i rifiuti. Ferma per interventi di manutenzio­ne».

Al momento la situazione qual è?

«A terra ci sono circa 250 tonnellate di rifiuti, al sito di stoccaggio di via delle Brecce 800-900 tonnellate, nei camion sono stivate altre 150 tonnellate. Complessiv­amente 1.500 tonnellate di rifiuti che non hanno trovato posto negli impianti e che dovranno poi essere gestite nei prossimi giorni ad emergenza conclusa».

La manutenzio­ne dell’impianto di Acerra fino a quanto andrà avanti?

«Fino al prossimo 5 maggio. Da allora si potrà lavorare per riequilibr­are la situazione».

Ma come si sarebbe potuto evitare tutto questo?

«Andava segnalato il problema e attivato un ulteriore sito di stoccaggio. Se si parla di programmaz­ione allora si deve estendere il concetto a tutto il comparto».

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Sacchetto selvaggio Da sinistra, (piazza Dante) lo stato delle strade ricolme di rifiuti. È circa una settimana che la raccolta è ferma a causa di lavori di manutenzio­ne dell’incenerito­re di Acerra. Con i primi caldi aumenta anche il cattivo odore
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