Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Rottamazione esattoriale In Campania 47 mila istanze
È la terza regione dopo Lazio e Lombardia
NAPOLI Sono all’incirca 47 mila le richieste inoltrate dalla Campania all’Agenzia delle entrate per rottamare le cartelle esattoriali (con data di scadenza il prossimo 15 maggio).
La procedura agevolata è entrata nelle fasi finali ed ha superato, a livello nazionale, la soglia delle 450 mila adesioni. Al 26 aprile scorso, infatti, le richieste presentate ad Agenzia delle entrate-Riscossione sono state circa 455 mila, di cui la metà attraverso i servizi digitali e la posta elettronica certificata, mentre il resto dei contribuenti ha scelto uno dei 200 sportelli attivi.
Nella speciale classifica per regioni, tuttavia, la Campania è terza dietro al Lazio, che è in testa con circa 77 mila domande presentate, e alla Lombardia, con circa 58 mila richieste di rottamazione. È bene tener presente che i contribuenti che aderiscono alla definizione agevolata pagheranno l’importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Come accennato, nella classifica per regioni, subito dopo il Lazio, la Lombardia e la Campania si posizionano la Puglia (46.540), l’Emilia Romagna (32.829), la Toscana (32.018), il Veneto (29.902), il Piemonte/Valle d’Aosta (23.278), la Calabria (19.265), la Sardegna (18.890), la Liguria (13.089), le Marche (12.631), l’Abruzzo (11.584), il Friuli Venezia Giulia (8.735), l’Umbria (8.216), la Basilicata (7.183), il Trentino Alto-Adige (4.514) e infine chiude la classifica il Molise con 3.626 istanze presentate. Il provvedimento interessa i contribuenti con debiti affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2017. La definizione agevolata «non può essere nuovamente presentata — viene specificato — per quei debiti interessati dalla precedente richiesta di rottamazione delle cartelle ai sensi del D.L. n.193/2016, per i quali non si sia poi provveduto al pagamento delle somme dovute entro le previste scadenze».
Possono presentare domanda anche i «contribuenti che non sono stati ammessi alla precedente definizione agevolata esclusivamente perché al 24 ottobre 2016 avevano un piano di rateizzazione in essere con l’agente della riscossione e non erano in regola con i pagamenti delle rate in scadenza entro il 31 dicembre 2016».