Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sarri al passo di addio
A Londra è il più accreditato per il Chelsea ma resta il «problema» della clausola De Laurentiis pensa a un sostituto «top»
NAPOLI Mancano tre partite di campionato, la matematica non condanna il Napoli nella lotta scudetto, i tifosi non considerano finita la stagione e lo dimostrano con i fatti, sono già stati venduti per la sfida contro il Torino ventottomila biglietti. La tifoseria non abbandona il presente ma è inevitabile che il pensiero degli addetti ai lavori vada sugli scenari futuri. Un ciclo sta per concludersi, Sarri fa percepire il desiderio di cambiare aria, di provare a misurarsi in club con ambizioni e risorse economiche superiori al Napoli, questo scenario inciderebbe sulla volontà dei calciatori più richiesti sul mercato, come Mertens, Jorginho e Koulibaly. «Nel campionato inglese c’è un’alternanza, aumenta l’amore per certe squadre in crescita. Da noi non c’è questa situazione. Il rischio è di perdere tanti tifosi perché tifano per squadre che non vinceranno mai», il riferimento di Sarri alla Premier League non è casuale, la suggestione è il Chelsea, che lo considera tra i più accreditati successori di Conte e ha avviato contatti con vari intermediari, come il procuratore Fali Ramadani. Tra le voci che si susseguono c’è anche quella di un blitz di Sarri a Londra nelle scorse settimane. I Blues stanno valutando più nomi, ci sono anche Luis Enrique e Blanc che, attraverso alcuni operatori di mercato, si è proposto anche al Napoli senza generare, però, grandi riscontri. Sarri ha un contratto fino al 2020 ma c’è una clausola rescissoria di 8 milioni di euro valida fino al 31 Maggio che alimenta le incertezze nella programmazione della prossima stagione, e potrebbe andare via anche se il Chelsea o altri club non pagassero la clausola, dimettendosi a fine stagione e studiando con De Laurentiis un exit strategy condivisa. Il patron è fermo all’offerta di 3 milioni più bonus, Sarri vorrebbe un ingaggio più importante, almeno di 4 milioni, la distanza è ancora più ampia sulle idee per il mercato che non convincono l’allenatore azzurro. Sarri non ha gradito la partenza di Reina, punto di riferimento nella gestione dello spogliatoio, accetterebbe anche alcuni cessioni ma vorrebbe acquisti di spessore, dal valore di 30-40 milioni per poter competere con la Juventus dopo un campionato così esaltante. Se De Laurentiis non dovesse riuscire a trattenere Sarri, valuta due strategie differenti: il nome internazionale, che può anche essere uno «sponsor» per convincere i potenziali obiettivi sul mercato (e i nomi più o meno fantasiosi sono quelli di Conte e Ancelotti), o un allenatore italiano come Giampaolo con cui c’è stato un contatto in occasione di Napoli-Sampdoria prima di Natale. Piace anche Simone Inzaghi. Dall’alleanza con l’agente Jorge Mendes può nascere qualche idea interessante come Fonseca dello Shakhtar Donetsk o Marcelino del Valencia, piace anche Emery.