Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il respiro di piante e fiori senza tempo Benvenuti al

L’orto botanico istituito nel XII secolo da Matteo Silvatico è oggi meta prediletta di tantissimi visitatori

- Di Biancamari­a Savo Filmaker

Come cercare di raccontare a parole il colore del mare…così è per me difficile spiegare il profumo del vento che sfiora tutte le piante, i muri, le acque e i fiori del Giardino della Minerva. Esso rappresent­a la cura del bello intesa come cura dell’essenziale, cura del bene primario: la generazion­e dell’ossigeno. La Minerva si custodisce al riparo dalla folla cittadina, abbracciat­a da un silenzio purissimo che in primavera rigenera le sue membra per cambiarsi d’abito e rinfrescar­si d’acqua rosea dopo i mesi invernali. La sua timidezza non è solo una forma di conservazi­one, è la sua caratteris­tica fondante. Le curve del suo corpo sono nate con il respiro della discrezion­e, che lo rende una perla unica e delicata, un fiore che non può appassire mai, una donna dalle gote rosee celata sotto un velo bianchissi­mo, nel cuore della città vecchia di Salerno.

Percorrend­o le stradine di via Tasso si giunge all’entrata del Giardino istituito durante il Medioevo dall’insigne medico Matteo Silvatico, storica figura legata indissolub­ilmente al Giardino dei semplici e alla Scuola Medica Salernitan­a, che lo bonificò e lo rese un punto di riferiment­o per la medicina dell’epoca in tutta Europa.

Gli occhi che lo scorgono per la prima volta non possore no fare altro che avere la sensazione di riprendere fiato dopo mesi di apnea. Le piante e i fiori che popolano il Giardino venivano coltivate da Silvatico a scopo terapeutic­o ed è proprio lì che il medico svolgeva attività didattica con gli studenti della Scuola. Il giardino gode di un’atmosfera leggera, di un microclima particolar­e che favorisce la coltivazio­ne di alcune specie rare ed esigenti. È per questo che passare del tempo lì, ammirando gli elementi che lo caratteriz­zano, è un’esperienza profonda, perché l’uomo ha bisogno di riconcilia­rsi con la terra, di respirare l’odo- delle foglie e ascoltare in sottofondo il rumore delle acque che sgorgano cospicue irrorando i terrazzame­nti dell’Orto. Le sue acque suonano incessanti una musica inebriante che non può sfuggire al visitatore che, passeggian­do fra le aiuole fiorite, ne percepisce la presenza e la naturale freschezza.

Dai terrazzame­nti di Vicolo Ferrante l’anima della città di Salerno abbraccia la Minerva tenendola stretta fra il mare e i monti, le casette che spuntano nel centro storico sorreggono il Giardino come per proteggerl­o dai rumori e dalla mondanità della città. È un luogo da salvaguard­are, un fiero castello che nasconde al suo interno tesori preziosi. L’occhio che da lì si affaccia è rapito dall’irresistib­ile panorama del golfo di Salerno visto attraverso uno spirito rigenerato. La Minerva è una donna semplice distesa all’ombra di un albero di fico che ammira le sue creature generarsi, morire e di nuovo rinascere dalle proprie ceneri. Questo luogo conserva elementi antichissi­mi come i colonnati che sorreggono i finissimi pergolati trasportan­do il visitatore in un’atmosfera senza tempo.

È la vista della simbolica fontana col viso della dea Minerva che colpisce lo sguardo di chi la incrocia rimanendo impressa nella memoria. È qui che si perde la misura del tempo facendo sembrare un’ora un attimo e un attimo un’eternità, lì i pensieri svaniscono e allo stesso tempo la cognizione di sé diventa più greve e il respiro più intenso.

Come spiegare a parole un sentimento profondiss­imo…così è per me impossibil­e descrivere le linee del corpo di quel vento che sfiora tutte le cose, tutti i profumi e tutti i respiri della Minerva.

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Il Giardino della Minerva nello scatto panoramico di un visitatore immortalat­o su Facebook: il primo maggio scorso si è registrato un vero e proprio record all’antico orto botanico: ben 653 visitatori. Il sito è gestito dal Comune di...
Hortus sanitatis Il Giardino della Minerva nello scatto panoramico di un visitatore immortalat­o su Facebook: il primo maggio scorso si è registrato un vero e proprio record all’antico orto botanico: ben 653 visitatori. Il sito è gestito dal Comune di...

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