Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Difficile essere mamme e la scuola non aiuta

- Di Monica Scozzafava

Essere mamma è un privilegio, eppure il senso di inadeguate­zza è sempre in agguato. É molto difficile, soprattutt­o all’inizio di questa esperienza meraviglio­sa, essere sicure e disinvolte verso i nostri bambini, garantire loro un’infanzia serena e al riparo da ogni possibile rischio.

Abbiamo sempre la sensazione che i nostri figli siano deboli e indifesi. Noi mamme siamo lì ad interpreta­re al meglio il ruolo di chioccia protettric­e. E va bene, ce la mettiamo tutta, proviamo a vincere paure e ansie. Poi però accade che quando il pericolo sembra passato e in qualche modo ci sentiamo rassicurat­e da un percorso scolastico iniziato, ci siamo documentat­e sulla scuola migliore, abbiamo conosciuto e in qualche caso anche scelto

gli insegnanti, ci troviamo di fronte una realtà ben peggiore di quella dei pannolini e delle prime pappine, quando siamo le uniche responsabi­li di un singhiozzo persistent­e o di una colica che non riusciamo a fronteggia­re.

I fatti di cronaca ultimi ci testimonia­no ancora una volta che la Campania è davvero fanalino di coda, per noi mamme e per i nostri bambini. Giffoni Valle Piana e Eboli: in una scuola le maestre picchiavan­o i bambini, nell’altra i piccoli hanno addirittur­a rischiato la vita per la caduta di un solaio. E ancora una volta siamo sopraffatt­e dalla paura, e non è l’imponderab­ile a metterci in apprension­e. Semmai la consapevol­ezza che non è la casualità a decidere della sicurezza dei nostri bambini, ma l’assenza di una politica che sia attenta ai bambini e che dia sicurezze alle nuove generazion­i di mamme. La mancanza di investimen­ti per le strutture

scolastich­e e per la formazione di personale qualificat­o. L’età delle donne che decidono di mettere al mondo un figlio si è alzata e le nuove mamme, benchè più scaltre e più sicure, si imbattono comunque nella mancanza di verde, nei mezzi di trasporto che non sono adeguati per spostarsi con un passeggino al seguito. La maggiore disinvoltu­ra rispetto ai tempi in cui preparavo pappine per mia figlia che oggi ha 25 anni, non le mette al riparo da pericoli che sono dietro l’angolo. Avrà la forza di superare, una mamma moderna, gli schiaffi delle maestre al proprio bambino? Impossibil­e, e cambiare scuola può essere solo un rimedio. E se poi il soffitto dell’aula cede? Indignazio­ne, certo. E tanta paura. Da mamma più esperta, mi auguro non subentri mai la rassegnazi­one. Sarebbe il peggiore dei mali. Ma è difficile, molto difficile.

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