Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Movida, proposta per il weekend «I baretti chiudano alle 2 di notte»
La prima Municipalità scrive al sindaco. «Sanzioni più dure per i trasgressori»
NAPOLI «Chiusura dei locali a mezzanotte in settimana ed alle due il venerdì ed il sabato ed un sistema di sanzioni progressivo, per tutte le violazioni, che preveda la chiusura di un giorno dopo il primo verbale, di una settimana dopo il secondo e la revoca della licenza dopo il terzo». È la richiesta che la prima Municipalità ha inviato al sindaco de Magistris, in vista di una nuova ordinanza sulla movida. Il presidente del parlamentino ha valutato le istanze dei residenti e quelle dei gestori dei locali e ritiene che le proposte avanzate a Palazzo San Giacomo rappresentino «un punto di incontro che mette tutti d’accordo. Vorremmo che il sindaco le recepisse e le inserisse nella nuova ordinanza, che non sappiamo ancora quando e se verrà fatta».
Il presidente insieme con l’assessore Fabio Chiosi ricorda che dai gestori sono pervenute alcune richieste di cui alcune di difficile realizzazione: l’estensione della Ztl sulle 24 ore, l’apposizione di catene tra i paletti, la costituzione dell’ambito omogeneo di via Bisignano. «Altre richieste sono certamente accoglibili come, ad esempio, l’istituzione di un tavolo tecnico con Asìa per risolvere il problema della pulizia e del conferichiusura mento dei rifiuti — spiegano i due esponenti della Municipalità —. Come ci aspettavamo ci sono differenze con i residenti circa gli orari di chiusura. Nello specifico, però, mediando tra le parti, abbiamo proposto la chiusura a mezzanotte in settimana e la domenica, ed alle due il venerdì e sabato sera». Pare che gli esercenti abbiano subordinato una propria eventuale adesione — ma moltissimi sono contrari ad una qualsiasi limitazione degli orari di — alla possibilità di occupare il suolo pubblico compreso tra i paletti ed i marciapiedi, cosa attualmente vietata da un’ordinanza del 2011. Una ipotesi che trova del tutto contrari i residenti. «Tra l’altro le regole che proponiamo andrebbero estese a tutta l’area, non solo a via Bisignano — ricorda de Giovanni — e abbiamo appreso che i gestori sono tra loro divisi, quindi è praticamente impossibile ogni sorta di accordo tra le parti».
L’ordinanza del sindaco che impone il rispetto di alcune regole in zona è in scadenza. Un documento che la Municipalità giudica insufficiente ma che chiede venga confermato «con una variazione di orari e con l’inserimento di sanzioni serie e certe. Solo in questo modo si potranno ottenere dei risultati. Ormai - concludono il presidente e l’assessore - la situazione si è incancrenita per l’insipienza, la scarsa volontà di risolvere la questione in maniera definitiva. La cosiddetta movida, se veramente deve essere tale alla pari delle altre città del mondo occidentale, va spostata in altri luoghi come, ad esempio, il molo San Vincenzo e l’area del Molosiglio. Una seria amministrazione comunale non può non comprenderlo».
Intanto la movida è in fase di spostamento per motivi stagionali. I locali di Chiaia stanno cercando casa nell’area di Bagnoli per organizzare serate sotto le stelle o, come il Babar, delocalizzano una serie di iniziative a Santa Lucia. Il sindaco potrebbe decidere di prendere spunto da questa temporanea «tregua» per scegliere di rinviare il rinnovo dell’ordinanza al prossimo autunno.