Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Banca Campania Centro Cooperazione e localismo dalla parte delle famiglie
Oggi a Battipaglia l’assemblea ordinaria dei 7000 soci Il presidente: il nostro scopo? Far crescere la comunità
«Oggi Banca Campania Centro è prima di tutto una grande realtà cooperativa che è stata capace di crescere tenendo fede a quei valori della cooperazione di credito che fanno la differenza: cooperazione, per l’appunto, e anche mutualità e localismo. Diventando negli anni interlocutrice affidabile di imprese e famiglie». Così il presidente Silvio Petrone racconta Banca Campania Centro che oggi celebra la 104esima assemblea. Una realtà che dal 1914 ha attraversato più di un secolo. «I numeri del bilancio testimoniano come il nostro scopo sia far crescere la comunità di cui siamo espressione. Dati che confermano la nostra solidità, 100 milioni di patrimonio con un Cet1 quasi al 30%. Questo pur essendo numeri del 2017, che non tengono conto della recente fusione con la Banca di Salerno».
In effetti l’assemblea di oggi segna un po’ un punto di svolta per la banca che recentemente ha visto la fusione. «Quella di oggi – continua Petrone - sarà la prima assemblea con una compagine sociale vicino ai 7000 soci. Apriamo ancora di più la nostra esperienza di cooperazione al comune capoluogo, dove già avevamo una filiale, e dalla settimana prossima sarà operativa una nuova filiale a Cava de’ Tirreni, ma soprattutto operiamo un riposizionamento strategico per permetterci di essere ancora più incisivi nel cammino di collaborazione con le imprese, le istituzioni e le famiglie, partendo proprio dalla cooperazione». Cooperazione alla base quindi di uno stile di fare banca. Stile che a quanto pare, dando un occhio ai numeri, paga. «Abbiamo chiuso il bilancio anche quest’anno con un utile netto di 4,517milioni d’euro che andranno come sempre in larghissima parte alla patrimonializzazione per rendere ancora più forte e sicura la nostra banca. Significativo anche il dato degli impieghi che hanno superato i 313 milioni di euro: tutte risorse impiegate, così come vuole lo statuto, per le famiglie e le imprese del nostro territorio».
Ma oggi non si parlerà solo di numeri ma anche di coerenza. «Non a caso ai soci sarà consegnato in assemblea, oltre al bilancio da approvare, anche una copia di quello che è il nostro bilancio di coerenza: ciò che è stato realizzato rispetto ai nostri valori per i soci, per il territorio, per i clienti e per i collaboratori. Dati che, testimoniano ciò che Banca Campania Centro sta facendo con e per il territorio. Basti pensare a quanto rimane sul territorio di tutto ciò che la banca spende privilegiando i fornitori locali per le sue spese, o ai 180 posti di lavoro, nella quasi totalità tutti figli di questo territorio, o ai vantaggi bancari e sociali esclusivi per i soci». Al centro quindi resta l’idea di una banca territoriale. Territorialità che è un valore aggiunto, per l’appunto.
«Daremo sempre più forza a quelle dinamiche che coinvolgono la compagine sociale, ma al tempo stesso creano sinergie con il territorio. Penso ai giovani: negli ultimi anni dal lavoro e dagli incontri del nostro Club Giovani Soci sono nate due cooperative di lavoro e una costante informativa su tutte le opportunità di lavoro che ci sono sul territorio. I giovani non sono mai banali. Le loro idee stanno dando linfa nuova ai nostri progetti e smuovono anche quei soci, quegli operatori che per mille ragioni vivono di meno il loro essere cooperatori. Ma penso anche all’Associazione Mutualistica nata dai soci, alla Cooperativa Edilizia che realizzerà alcune decine di appartamenti per i soci che ne hanno bisogno, e infine alla Fondazione, nata lo scorso anno, e che si occuperà di contribuire alla realizzazione di progetti sociali, culturali, sanitari nelle nostre comunità».