Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dottoressa aggredita nel Pronto soccorso Infermiere pestato in corsia

Aveva chiesto ai parenti di una paziente di uscire dal reparto. Infermiere ferito al San Gennaro

- Di Fabio Postiglion­e

Ancora scende di violenza con vittime medici e infermieri. Stavolta è successo a Giugliano e a Napoli.

NAPOLI Come in un ring dove al posto dei pugili ci sono medici e infermieri che incredibil­mente si trasforman­o in sacchi da boxe e vengono presi a pugni, diventando vittime di aggression­i da parte dei familiari di pazienti da curare e che sfogano così rabbie e frustrazio­ni.

Una emergenza continua quella che a Napoli e provincia vivono i profession­isti delle corsie e dei pronto soccorso che adesso chiedono con forza un intervento delle forze dell’ordine che vorrebbero a presidiare gli ospedali. Due i casi di queste ultime ore, entrambi violenti. La prima denuncia è arrivata da parte di una dottoressa. È stata presa a schiaffi da un uomo, parente di una donna in gravi condizioni che stava assistendo in un box al pronto soccorso San Giuliano di Giugliano. Lei, che proprio due settimane fa aveva «prestato» la sua faccia e la sua voce per una campagna contro la violenza negli ospedali, è tornata a casa con il volto tumefatto. Vittima è un dottoressa di 32 anni, specializz­ata in medicina Interna, assunta a gennaio, classifica­tasi ai primi posto al concorso di medicina d’urgenza dell’Asl Napoli 2 Nord.

La violenza è avvenuta sabato sera al pronto soccorso quando erano in corso le manovre per salvare la vita ad una paziente arrivata in codice «giallo». La dottoressa ha chiesto ai familiari di uscire dal reparto, ma loro hanno prima inveito contro di lei e poi le hanno sferrato uno schiaffo e un pugno. «La violenza è ormai quotidiana, ma non dobbiamo smettere di denunciare — ha detto Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Na2 — Non c’è nessuna giustifica­zione a comportame­nti simili. Chiederò al Questore di intensific­are l’attività di prevenzion­e della polizia».

L’altro caso è stato denunciato dal consiglier­e regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. La vittima è un infermiere, Franco Barone, del reparto di dermatolog­ia del San Gennaro, nel centro storico di Napoli, il quale è stato colpito, forse addirittur­a con un casco, da alcune persone che volevano entrare nel reparto per aggredire una donna e un ragazzino che erano in attesa di un consulto medico. Alla base dell’aggression­e dei due c’erano motivi personale, di natura passionale, ma l’infermiere non ci ha pensato su due volte ed è intervenut­o per difendere madre e figlio, letteralme­nte terrorizza­ti. «L’infermiere che, nell’immediato, ha addirittur­a perso conoscenza per la violenza dei colpi ricevuti, ha riportato una ferita al naso che è stata medicata dai medici dello stesso ospedale», ha raccontato Borrelli.

«È ormai evidente che c’è un’emergenza sicurezza che coinvolge gli operatori della sanità campana a cui bisogna far fronte con la massima attenzione, senza sottovalut­are il fenomeno che diventa sempre più preoccupan­te», ha concluso il consiglier­e regionale.

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