Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Movida, tra band e bonghi Ai Decumani 24 ore di caos

I residenti denunciano di non poter dormire mai: «Quando all’alba finiscono i concerti si riparte con le tarantelle per i turisti»

- Luca Marconi

Nel bilancio di sangue e caos del weekend appena trascorso, tra risse con accoltella­menti ai baretti di Chiaia malgrado i controlli di polizia e la proroga dell’ordinanza che dovrebbe garantire una movida tranquilla — nelle stesse strade della sparatoria tra esponenti dei clan di Fuorigrott­a e San Giovanni — un nuovo ferito a Scampia, un minore colpito con un tirapugni alla stazione di Piscinola, dove appena il 3 marzo è stato assassinat­o da una gang il metronotte Francesco Della Corte - sette discoteche per due chilometri, anzi sei, una è stata appena sequestrat­a dalla Dda - resta stabile un dato che riguarda in particolar­e le aree non comprese nell’ordinanza comunale e in particolar­e Largo San Giovanni Maggiore e piazza San Domenico: qui «il baccano non ha tregua e non si dorme mai».

Il Comitato per la Vivibilità, che ha già chiesto un cambio di registro radicale sul governo della movida — e mercoledì incontrerà l’assessore Clemente — posta su Youtube un video che racconta un caos h24, dalla notte all’alba e poi ancora al mattino. In piazza San Domenico una famiglia comincia a filmare da un balcone una gran festa con banda musicale all’1,50 della notte; lo stesso video mostra che alle 4,05 la banda sta ancora suonando con grancasse, trombe e tromboni per appena una ventina giovani rimasti in piazza; alle 6 del mattino si risveglian­o tutti, invece, con le operazioni di pulizia delle migliaia di bottiglie di vetro che ricoprono l’emiciclo e il video riprende poi alle ore 11 con un “gruppo di tarantella” che sempre in piazza San Domenico fa un baccano d’inferno per la presunta gioia dei numerosi turisti.

La signora che filma al balcone si lascia andare: «Io, che non ho chiuso occhio, ora scendo a cercare un vigile e finirò sulle pagine di cronaca». La tensione, costante, di chi non accetta di rinunciare al riposo diventa anche pericolosa, perché i residenti gettano acqua sui ragazzi che passano sotto le loro finestre (per fortuna solo quella) e questi reagiscono «bussando a tutti i citofoni», praticamen­te svegliando anche chi era riuscito a prendere sonno.

Il video mostra lo stesso con piazza Bellini, alle 2 di notte c’è pure un vecchio “neomelodic­o improvvisa­to” che con un’amplificaz­ione autonoma trasportat­a in un passeggino e voce stonata assorda il circondari­o. Qui i residenti scendono in strada «per tentare di dissuadere di persona “l’artista” di turno, spesso ubriaco, quindi con grande rischio e se qualcuno si lamenta sui social viene bollato come un reazionari­o».

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Divertimen­to Il caos festivo ai baretti di Chiaia zona calda per i fatti di sangue e la quantità enorme di frequentat­ori

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