Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ruba in corsia al Policlinico, l’identikit va sulle pareti
NAPOLI Aveva scelto il reparto maxillo facciale al Policlinico non a caso. Sapeva che la maggior parte dei ricoverati aveva bende che coprivano in parte il loro volto. Per questo si aggirava furtivo per i corridoi e poi tra le stanze.
L’uomo aveva un aspetto distinto e salutava tutti come se fosse di casa, anche se doveva essere agli arresti domiciliari. Tutto sembrava fuorché un malintenzionato. Era in realtà un ladro di borse, uno «specialista». Prendeva di mira i pazienti, ma anche i loro familiari, aspettando come un avvoltoio pronto ad entrare in azione non appena si distraevano. Non si premuniva di cercare all’interno delle borse, no. Lui prendeva tutto e lo nascondeva sotto al giubbotto per poi uscire indisturbato e rientrare nuovamente dopo qualche ora. Gli addetti alla vigilanza della «Team Security» avevano da qualche settimana il volto di un sospettato, diventato poi un indagato quando era stato proprio immortalato subito dopo essere entrato in azione. Così al Policlinico non si sono persi d’animo: hanno stampato le immagini dei sistemi di sicurezza e le hanno affisse nelle camere dell’edificio 14 e sotto ogni padiglione dell’ospedale. «Ladro di portafogli in azione in camera degenti. Prestare massima attenzione ai vostri beni», c’era scritto sul foglio con la sua faccia bene in mostra. Ed è stato proprio grazie al «wanted» affisso in reparto che due giorni fa, alle 14,30 un addetto alla vigilanza dell’edificio 16 ha riconosciuto il sospettato. «Penso sia lui», dice al telefono a Raffaele De Pascale, il responsabile dell’Urp e della viabilità del Policlinico. Una corsa e lungo il corridoio interno che porta al Maxillo facciale c’era proprio il sospettato che aveva appena messo a segno un colpo. «Fermati, che ci fai qui?», gli urla contro con coraggio De Pascale. Aveva una borsa appena sottratta a una paziente che come tutte le vittime del «Lupin» del Policlinico non si era accorta di nulla.
Gli agenti del commissariato di polizia di Chiaiano sono arrivati sul posto, lo hanno arresto e portato ai domiciliari su ordine della Procura di Napoli in attesa di giudizio per furto aggravato e evasione dai domiciliari. «Dopo i continui furti ai danni dei pazienti e dei visitatori e i furti delle auto, ho dato la disposizione per far aumentare il personale negli androni degli edifici, con ronde notturne anche nei due sotterranei», ha detto il Direttore amministrativo, Natale Lo Castro. E finalmente i risultati si sono visti.