Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La Juve denunciata per aggiotaggio Aperta un’inchiesta
NAPOLI Il fascicolo c’è ed è sulla scrivania del pm Danilo De Simone, ma è difficile credere che, data la vaghezza della materia, possa avere sviluppi concreti: in seguito a un esposto presentato dall’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione «Noi consumatori», il magistrato sta vagliando se sia regolare il comportamento della Juventus, che sul sito e nello Stadium scrive di avere ottenuto 36 scudetti mentre in realtà due (quelli delle stagioni 2004/2005 e 2005/2008) le sono stati tolti dalla giustizia sportiva. «Incurante della condanna subita e in violazione dei fondamentali principi di trasparenza, buona fede e correttezza — scrive Pisani nell’esposto — sul sito internet e sulle pagine istituzionali della società nonché all’ingresso dell’ Allianz Stadium di Torino, tra i trofei vinti quest’anno viene pubblicato lo scudetto raffigurante 36 titoli (con il numero 36); è palese che trattasi di un comportamento in totale elusione degli inconfutabili provvedimenti a suo carico, con i quali sono stati revocati ben due scudetti a tale società. Pertanto allo stato i titoli vinti sono in realtà 34: quindi nessun altro numero può esser comunicato, esposto e pubblicizzato dalla Juventus nel rispetto dei valori dello sport e dei provvedimenti delle autorità. Ogni comunicazione, immagine e propaganda come quella sul sito internet e all’ingresso dello stadio di 36 scudetti rappresenta anche una fattispecie di pubblicità ingannevole e violazione delle norme di diritto, oltre che essere pessimo esempio di elusione ed arroganza in violazione dei valori sportivi e dei principi di lealtà, etica, correttezza».
Non solo: secondo Pisani, dal momento che la società è quotata in Borsa, «il divulgare notizie errate può avere senza dubbio effetti dannosi anche per i consumatori, confusi ed indotti in errore dalla divulgazione di notizie fuorvianti sull’effettivo numero di titoli regolarmente vinti dalla Juventus e sulla storia, curriculum, precedenti sportivi di tale società». C’è il rischio, secondo il legale, di « turbare il mercato economico interno dei valori o delle merci, trattandosi di divulgazione di notizie fal- se, illegittime, esagerate o tendenziose, atte a cagionare un possibile aumento o una diminuzione del prezzo dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato». Di qui l’ipotesi di aggiotaggio.
Il pm, dunque, approfondirà la segnalazione e farà le proprie valutazioni: fa parte del pool «reati da stadio» coordinato dal procuratore aggiunto Rosa Volpe e dunque è un esperto della materia. Il primo passo però sarà valutare la competenza territoriale: l’esposto è stato presentato a Napoli, ma è questo l’ufficio giudiziario competente visto che la Juve ha sede a Torino? Secondo Pisani mantenere la competenza a Napoli non è impossibile, dal momento che il sito è accessibile anche dal capoluogo campano: si vedrà. Intanto, sui social, l’inchiesta è argomento di scontro tra tifosi.