Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fra’ Nicola, riecco (sana e salva) la farmacia settecente­sca

Inaugurazi­one oggi al Museo delle arti sanitarie in occasione del convegno su Giambattis­ta Della Porta

- Natascia Festa

NAPOLI L’antico bancone in mogano del Settecento, gli scaffali e le ante con intarsi e fregi in bronzo, il prezioso piano di marmo bianco e soprattutt­o i i vasi di ceramica che da tre secoli custodisco­no rimedi medicament­osi che hanno guarito genealogie di napoletani: è la Farmacia di Fra’ Nicola che rischiava di marcire in un deposito. E invece — accade — è stata salvata, restaurata e trasferita nel Museo delle Arti sanitarie nell’Ospedale degli Incurabili.

A questo straordina­rio manufatto, che ha una storia ininterrot­ta dal Settecento in poi, è dedicata una nuova stanza che s’inaugura oggi, alle 15, in occasione del convegno Cenacolo Alchemico (fino a sabato). Come indica il nome Fra’ Nicola, la farmacia nacque spezieria del convento dei Padri Carmelitan­i Scalzi — in via Santa Teresa — e, nella prima metà dell’Ottocento, fu trasferita in via Stella dove ha continuato la sua attività valicando altri due secoli. «Per bellezza e importanza» dice Gennaro Rispoli, chirurgo e fondatore del Museo «è seconda solo alla Farmacia degli Incurabili. Ne abbiamo recuperate anche altre due che stiamo restaurand­o con l’intento di creare un nuovo itinerario ad hoc».

Sempre oggi sarà inaugurata la mostra Mirabilia et secreta con opere originali di Giambattis­ta Della Porta tra cui la prima edizione della Humana Physiognom­onia del 1586, pubblicata dal Cacchi a Vico Equense (dai fondi privati Russo e de Gennaro).

Il convegno tra medicina e alchimia è un focus sulla figura di Giambattis­ta Della Porta. Stamani gli interventi di Massimo Marra, Gennaro Carillo e Antonio Piedimonte che ricolloca questa figura complessa nella complessit­à del luogo: «L’altura dell’acropoli di Neapolis, a lungo chiamata Regio marmorata per il gran numero di vestigia marmoree, nota anche come “collina sacra”, è da sempre uno dei luoghi più rappresent­ativi della città magica. Non a caso fu proprio in uno dei chiostri di Caponapoli, quello di Santa Maria delle Grazie — poi inglobato nel complesso degli Incurabili — che nel 1611 vide la luce la dellaporti­ana Accademia degli Oziosi. Riparlare oggi di Della Porta è una decisione importante perché al di là delle questioni alchemiche, il magus — in senso rinascimen­tale — è uno dei personaggi chiave della storia di Napoli, purtroppo relegato nell’ambito di studi specialist­ici. È più citato che letto, più evocato che conosciuto, un destino che divide con l’altro grande Giambattis­ta: Vico».

Seguono gli interventi di Maurizio Torrini, (nella commission­e dell’Edizione nazionale delle opere di Della Porta), Raffaella De Vivo, Luigia Laserra, Gianni Palumbo, Alfonso Paolella, Paola Zambelli (Firenze) Didler Kahn (Sorbona) e altri. Domani, alle 19, visita teatralizz­ata La Fantesca. Durante la tre giorni sarà possibile visitare anche la Farmacia degli Incurabili.

 ??  ?? Il luogo Bancone e scansie della Farmacia di Fra’ Nicola
Il luogo Bancone e scansie della Farmacia di Fra’ Nicola

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy