Corriere del Mezzogiorno (Campania)

JOVANOTTI LEZIONI DI NAPOLETANO

Tre sere sul palco del PalaSele per il Lorenzo Live 2018 domani, sabato e lunedì «Ho un allenatore e amico, Gino Vertaglio, che mi sta insegnando il dialetto Perché il 7 giugno allo Stadio San Paolo bisogna arrivare emozionati ma preparati»

- Carmine Aymone

«Ho un allenatore come quello di Rocky Balboa, è un mio amico, si chiama Luigi Vertaglio detto Gino, in tour si occupa di tutto quello che riguarda la band. Lui è napoletano Docg e mi sta dando lezioni di napoletano perché il 7 giugno allo Stadio San Paolo bisogna arrivare preparati non solo emozionati. Cantare Pino è tanta roba, ho scelto un paio di sue cose che mi legano a lui profondame­nte da molto prima che lo incontrass­i». Così scrive sui social Jovanotti, che di Pino Daniele prima che amico e prima di condivider­e un tour insieme con Eros Ramazzotti (al San Paolo approdaron­o il 13 giugno del 1994) era già un fan: ha più volte ricordato infatti che il primo concerto della sua vita è stato nell’81 proprio quello del mascalzone latino al Palaeur di Roma.

Jovanotti domani, sabato e lunedi sarà col suo Lorenzo Live 2018 al PalaSele di Eboli. Uno show che si annuncia come una grande festa che comincerà appena si entrerà nel Palazzetto dello sport dove grandi lampadari trasformer­anno lo spazio in una sorta di salone delle feste mentre le note dell’ouverture del «Guglielmo Tell» di Rossini accompagne­ranno il pubblico a prendere posto. In scena un maxi schermo che si aprirà in quattro sezioni e sovrasterà il palco che si allungherà in mezzo al «salone»per ragprezzat­i giungere un secondo palco.

«Mi rendo conto – spiega Lorenzo - di essere nel cuore di un tour incredibil­e, ogni sera spremiamo il palasport come un arancia e ci beviamo il succo tutti insieme. Io un’atmosfera così non l’ho mai vissuta in nessun concerto a cui sono stato, sia sul palco che come spettatore». Lo spettacolo si aprirà con un’opera realizzata da Manuele Fior, uno dei fumettisti italiani più ap- del mondo che, partendo dall’idea di Lorenzo, ha scritto e realizzato un cartone introdutti­vo con protagonis­ta il Jova/Don Chisciotte. «Il cuore di tutto è la musica naturalmen­te – continua l’artista - le mie canzoni in questa sequenza pensata come un unico flusso in tre atti, più i bis. Non ho mai avuto una band in stato di grazia come stavolta, con una grande nuova sezione fiati e i miei musicisti, collaborat­ori di sempre, ancora più a fuoco. La spina dorsale dello show è la musica e il viaggio di passare dalle atmosfere acustiche all’hip hop al dancehall alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai. Rispetto ai miei show degli ultimi dieci anni qui c’è un cambio di direzione verso un’idea più decostruit­a del concerto, più libera da qualsiasi schema, è un tour all’insegna della mia idea di rock’n’roll show».

Trenta i brani in scaletta: scenografi­e, luci e sorprese pensate ad hoc per ognuna delle hit proposte, con al centro un momento dj-set di Lorenzo in console. Sul palco con lui: Saturnino (basso), Riccardo Onori (chitarra), Christian Rigano (tastiere e synth), Franco Santarnecc­hi (piano e fisarmonic­a), Gareth Brown (batteria), Leo Di Angilla (percussion­i), Gianluca Petrella (trombone), Jordan Mc Lean (tromba), Matthew Bauder (Sax).

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Luigi Vertaglio con Jovanotti che «in tour si occupa di tutto ciò che riguarda la band»
Coach Luigi Vertaglio con Jovanotti che «in tour si occupa di tutto ciò che riguarda la band»

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