Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sanità E al Cardarelli minaccia un’addetta al triage Sale sull’ambulanza e picchia l’infermiere che lo stava aiutando
Aggressione numero 39. Nonostante la violenza l’uomo viene portato al Cardarelli Al triage provano a chiamare il 113: paramedica inseguita si barrica in uno stanzino
Un uomo, dopo un incidente, è salito sull’ambulanza che era arrivata per soccorrerlo ma non gradiva l’ospedale di destinazione. Ha picchiato l’infermiere che ha riportato ferite al volto. E inseguito una dipendente (foto) del Triage.
NAPOLI Neanche il tempo di riprendersi dallo spavento, neanche la possibilità di tirare il fiato. Ieri mattina il 118 di Napoli ha pagato ancora una volta con il sangue di un suo operatore. «Aggressione N° 39», si legge sulla pagina Facebook Nessuno tocchi Ippocrate, divenuta ormai un vero e proprio bollettino di guerra.
Tutto è cominciato poco dopo l’alba. Sono passate da poco le 6.30 quando la centrale operativa riceve una richiesta di soccorso. Ancora una volta i sanitari sono chiamati ad intervenire sul luogo di un incidente, in via provinciale Santa Maria a Cubito, alla periferia di Napoli. Sul posto vengono immediatamente inviate due ambulanze. La prima arriva da Scampia, qualche istante dopo giunge anche la postazione Pietravalle.
La prima ambulanza riparte con a bordo il paziente più grave. Un intervento nella norma, senza alcun problema. Quando però tocca all’altro ferito (classificato con un codice verde) la situazione si scalda. Al paziente la destinazione scelta per il trasporto non piace, l’uomo non ha alcuna intenzione di essere portato al Cardarelli. L’infermiere cerca di spiegare che non ci sono alternative, l’ospedale più adatto alla situazione è proprio quello del Vomero.
In un attimo il paziente, miracolosamente tornato nel pieno delle sue forze, passa dalle parole ai fatti. Con una testata, e senza aver tolto il casco, colpisce il malcapitato infermiere.Il sanitario accusa il colpo, ma nonostante tutto non smette di prendersi cura del suo aggressore. L’ambulanza riparte verso il Cardarelli. Arrivati in ospedale inizia un nuovo match.
L’infermiera di turno al triage si accorge subito che qualcosa non è andato per il verso giusto. Chiede alla collega di allertare la polizia. «Un membro dell’equipaggio è stato aggredito». Nel sentire queste parole il paziente «aggressore», che intanto era sceso dall’ambulanza con le sue gambe, inizia ad alterarsi e a minacciare l’infermiera. Lei, per evitare di fare la stessa fine del collega è costretta a chiudersi nello spogliatoio, dal quale poi chiede aiuto. L’infermiere aggredito, intanto, viene medicato. La prognosi sarà di 25 giorni a causa di un trauma cranico e di una ferita lacerocontusa suturata con 7 punti. Quanto all’aggressore, gli agenti del commissariato Arenella lo hanno arrestato.
L’uomo, un 38enne, era già stato fermato altre volte dalle forze dell’ordine. Al pronto soccorso, durante il controllo portato a termine degli agenti, nel borsello dell’uomo è stata trovata della marijuana, stessa sostanza rinvenuta poi nella sua abitazione. Come disposto dall’autorità giudiziaria ora è agli arresti domiciliari e oggi sarà giudicato per direttissima.
Stamane, sullo scalone monumentale del Cardarelli, infermieri e camici bianchi, ma anche comuni cittadini, si ritroveranno per un flash mob di denuncia. Una manifestazione che vuole stimolare la parte sana della città, la moltitudine di persone che sentono la necessità di insorgere per denunciare lo stato di frustrazione, mortificazione e paura che si vive oggi.
Il flash mob vivrà poi anche su facebook e sugli altri social, grazie alle foto che verranno caricate on line. E proprio quello di internet è un terreno da praticare, se si vuole cercare di ottenere un cambio di mentalità. È spesso sul web che l’odio si annida e cova fino ad esplodere. Eloquente un post di ieri a seguito dell’aggressione: «Se voi lasciate i ragazzi morire a terra - si legge in un passaggio - è giusto che vengano a prendervi fino all’ospedale».
Arrestato Fermato il 38enne protagonista della vicenda Contro di lui le accuse di lesioni Trovato anche in possesso di droga
La reazione Stamattina sullo scalone monumentale del nosocomio flash mob di personale sanitario e semplici cittadini Mobilitazione anche su Facebook