Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Rifiuti, i residenti di via Palizzi sversano al Petraio
Gli abitanti non depositano l’immondizia nei bidoncini condominiali, più comodo lasciarla per strada
NAPOLI I rifiuti indifferenziati si accumulano per giorni all’interno e all’esterno dei cassonetti. Quelli che in teoria dovrebbero ricevere separatamente l’umido (quello marrone), la plastica (colore giallo), la carta (il bianco), il vetro (ha il colore verde) e l’indifferenziato. Si forma una discarica fino a quando arriva un camion di Asìa che carica tutto insieme e lo porta via.
Tempo qualche giorno e la scena si ripete. Accade a via Palizzi, nel tratto finale, quello che immette in via Vianelli e, di lì, alle scale del Petraio. Quei cassonetti per la carta, per l’umido e per l’indifferenziato sono destinati solo agli abitanti del Petraio. I residenti di via Palizzi, infatti, devono depositare l’umido e la carta nei bidoncini condominiali, che vanno poi portati all’esterno dei palazzi secondo un preciso calendario di prelievo. L’organico, per esempio, nei giorni pari della settimana. Chi abita al Petraio ha a disposizione i contenitori sistemati alla fine di via Palizzi, sempre sulla base di un calendario settimanale. In teoria un sistema efficace.
Il primo problema, però, è che non tutti gli abitanti di via Palizzi si sono adeguati al sistema dei bidoncini condominiali. Alcuni trovano che sia più comodo depositare carta, umido ed indifferenziato nei cassonetti stradali riservati al Petraio. Questi ultimi si riempiono in un batter d’occhio, dunque, e quando non c’è più spazio ecco che compaiono i sacchetti ai lati dei contenitori medesimi. Chi vive al Petraio, a sua volta, e fa riferimento ai contenitori stradali non sempre, anzi piuttosto raramente, osserva le minime regole di civiltà nel depositare i rifiuti correttamente differenziati. Nell’umido finiscono plastica e polistirolo, nella plastica accade di trovare perfino apparecchiature elettroniche e c’è chi nella carta inserisce bicchieri e stoviglie monouso. Non è raro osservare qualcuno di sera che trascina un sacco nero, dove è tutto mischiato, e lo deposita nell’indifferenziato oppure operai di piccole ditte edili che abbandonano dietro i contenitori ogni sorta di materiale.
Peggiora la situazione l’abitudine di alcuni automobilisti di spostare i cassonetti per ricavare spazio a favore del parcheggio delle proprie vetture. I rifiuti cadono a terra, i contenitori si rovesciano e riversano in strada quel che contenevano. Altra questione è che le campane per il vetro e la plastica — per questo tipo di differenziata in via Palizzi non c’è il porta a porta — sono poche per servire adeguatamente entrambe le strade. Asìa, a sua volta, non sempre rispetta con precisione il calendario di prelievo e di svuotamento dei contenitori. I risultati — complice la circostanza che controlli e multe sono piuttosto rari — sono quelli che si osservano nella foto scattata domenica mattina.