Corriere del Mezzogiorno (Campania)
BELLINI TRIC PARTE DANTE E GASSMANN
Appena diventato «di rilevante interesse culturale», il teatro presenta un cartellone tra ricerca e rilettura dei classici, eventi internazionali e nuova drammaturgia In scena Matthew Lenton (che stupì con «Interiors») Toni Servillo e i Momix
Per la sua prima stagione da Tric ovvero Teatro di rilevante interesse culturale (qualifica ministeriale appena conquistata), il Bellini si regala un cartellone nel segno della svolta degli ultimi anni. E quindi ricerca e rilettura dei classici, eventi internazionali e nuova drammaturgia italiana si intrecciano puntando sempre più sul rinnovamento del pubblico. D’altra parte i nocchieri del nuovo corso, i fratelli Russo, amano rivolgersi ai loro coetanei e sollecitarne i gusti e le tendenze.
Come l’idea di presentare i titoli di sala grande e Piccolo al centro di un sarabanda party, il Palomart festival, con lo spazio liberato dalle poltrone rosse — come avviene sempre più spesso in via Conte di Ruvo — immagini proiettate sul megaschermo, musica a palla e tanti ragazzini nel foyer a seguire i più svariati laboratori di creatività artistica con carta, colori e forbici. «Quest’anno — spiega Daniele Russo — abbiamo voluto confermare l’appuntamento con alcuni amici. Per esempio dedicheremo un focus a Emma Dante, da anni nostra ospite fissa, che in febbraio porterà due lavori mai visti a Napoli, “La scortecata” tratto dalla novella del Basile, e “Bestie di scena”. Un altro nome eccellente è quello di Matthew Lenton, il giovane regista inglese che stupì tutti al Teatro Festival del 2009 con l’impalpabile “Intesandro riors”, e che ora ritorna con la sua lettura di “1984” di Orwell. O ancora Toni Servillo che in gennaio riproporrà la straordinaria lezione teatrale di “Elvira” e la multietnica Orchestra di piazza Vittorio diretta da Mario Tronco che dopo il successo del “Flauto Magico” ripropone ancora Mozart con “Il Don Giovanni”, che aprirà la stagione il 19 ottobre per la regia di Andrea Renzi».
E fra gli amici anche AlesGassmann, sempre più napoletano grazie anche alla fiction Rai I bastardi di Pizzofalcone, che dal 6 al 25 novembre, dirigerà ancora Daniele (dopo l’esperienza di Qualcuno volò sul nido del Cuculo) nella versione teatrale di Fronte del porto di Budd Schulberg, tradotto e adattato in napoletano da Enrico Ianniello.
Dal 7 dicembre Cous Cous Klan di Gabriele Di Luca, uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo, mentre dal 26 l’atteso ritorno del gruppo di Moses Pendleton, ovvero i fantasmagorici Viva Momix Forever. Dal 22 gennaio Filippo Dini presenta il suo Così è (se vi pare) di Pirandello cui seguirà in febbraio, dopo una data unica al Politeama lo scorso anno, uno degli spettacoli migliori della stagione, il Macbettu in sardo di Alessandro Serra.
E poi La notte poco prima delle foreste di Koltès con Pierfrancesco Favino. Del progetto Shakespeare di Gabriele Russo rivedremo invece in marzo il Tito e il Giulio Cesare, cui seguirà l’atteso Ragazzi di vita di Pasolini diretto da Massimo Popolizio seguito da un altro titolo forte come La classe operaia va in paradiso di Paolo Di Paolo tratto dal film di Elio Petri. Infine in maggio Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) di Lucia Calamaro con Silvio Orlando.
Focus
Su Emma Dante con due lavori mai visti a Napoli e