Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Una pasionaria leccese per il Mezzogiorno
Una leccese al ministero per il Mezzogiorno. Barbara Lezzi, avvocato, grillina della prima ora, farà parte del governo di M5S e Lega che oggi presterà giuramento. È una «pasionaria», sempre in prima fila nella scorsa legislatura nella battaglia del Movimento contro il governo. Ma non sono mancati alcuni passi falsi. Come quando decise di assumere come portaborse la figlia del suo compagno, scegliendola tra migliaia di curriculum. Si giustificò, dicendo che non c’erano norme interne per la scelta degli assistenti. La giovane poi rinunciò all’incarico. In un’altra occasione, assieme ad altri deputati, mise sugli scranni del Senato un apriscatole per simboleggiare la volontà di aprire le Istituzioni come una scatola di tonno. Poi, per contestare il governo che esaltava la crescita del Pil fornì una spiegazione non proprio confacente a un trattato di economia: l’ondata di caldo, che spingeva gli italiani ad acquistare condizionatori. Il web si scatenò. In prima linea nella battaglia referendaria, disse in Tv che sarebbe stato sufficiente, per ridurre il numero dei parlamentari, non una riforma, ma un decreto. Non è proprio così, trattandosi di riforma costituzionale. Anche lei incappò, nella vicenda dei bonifici degli stipendi. Ammise che le era stato contestato un solo bonifico, per un problema bancario. Nella scorsa legislatura, quando ai grillini per una lunga fase era proibito andare in tv, è stata uno dei pochi dirigenti autorizzata a partecipare all’arena dei talk show. È una guerrigliera della «democrazia del clic», protagonista di primo piano della «società dello spettacolo» grillino. Per Barbara Lezzi una nuova stagione con il delicato compito di guidare il ministero per il Sud. Dove il Movimento ha avuto un voto plebiscitario. Un compito difficile perché anche nell’accordo di programma non è stata assegnata grande attenzione al Sud.