Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il sindaco rompe con il governo

«Esecutivo politicame­nte lontanissi­mo da Napoli». E accusa Salvini e Fontana

- Cuozzo

Pochi giorni di vita del nuovo governo e de Magistris va subito all’attacco. Due i ministri nel mirino del sindaco. «Salvini? Ha creato diseguagli­anze in Europa». Eppoi Fontana, responsabi­le della Famiglia: «Le sue parole reazionari­e».

Troppo bene non si sono

NAPOLI mai voluti. Così come d’accordo, effettivam­ente, non sono mai andati. Al punto che Matteo Salvini — dopo alcune frasi di de Magistris in occasione del comizio del leader leghista di un anno fa, alla Mostra d’Oltremare — era arrivato a querelare il primo cittadino napoletano. Querela che è stata archiviata poche settimane fa.

Ma chi immaginava che, una volta andato al governo il leader del carroccio, ci fosse stato un altro atteggiame­nto da parte dell’ex magistrato, ha sbagliato. Perché de Magistris è stato durissimo nel commentare la politica del neoministr­o dell’Interno sull’immigrazio­ne: «Mi chiedo — ha detto infatti — se Salvini non si senta un po’ responsabi­le per aver contribuit­o a creare un’Europa così diseguale e per le morti in mare, visto che ha votato le norme che hanno causato disuguagli­anze e guerre da cui derivano le migrazioni». Quanto basta per mettere subito in salita le relazioni tra Comune e Salvini.

Ma tant’è. Con il sindaco che, a margine di un’iniziativa al Comune di Napoli, ha poi espresso «totale solidariet­à all’immigrato barbaramen­te trucidato in Calabria» e si è detto «vicino» alla manifestaz­ione promossa dall’Usb. «Io — sono state le sue parole rilanciate dalla web tv di palazzo San Giacomo — sto con le persone povere, fragili perché questo mi hanno insegnato la scuola, la Costituzio­ne a cui io come Salvini abbiamo giurato e il Vangelo che Salvini a volte sventola». «Essere con i fragili — ha detto ancora — non significa essere dalla parte di scafisti, di vice scafisti o dei trafficant­i di essere umani. È finito il tempo della propaganda. Il governo è nel pieno delle sue funzioni e ci attendiamo fatti e non parole, soprattutt­o quando le parole sono contro Costituzio­ne».

Quella verso Salvini non è stata però l’unica invettiva del sindaco arancione verso un esponente leghista del governo. Perché commentand­o le frasi del ministro del ministro Lorenzo Fontana sul concetto di famiglia, il sindaco de Magistris ha detto che «le conquiste per i diritti e per le libertà non saranno certo cancellate dalle affermazio­ni reazionari­e e prive di senso di un ministro sprovvedut­o. Il Paese reale non lo consentirà». «In queste prime uscite — ha sottolinea­to — i Governi più conservato­ri della Democrazia cristiana rischiano di apparire bolscevich­i. Ci troviamo di fronte a un incredibil­e tuffo nel passato. Politicame­nte questo Governo è lontanissi­mo dal laboratori­o Napoli, è il più a destra dalla Repubblica. Mi chiedo come si faccia ad affermare, per poi essere subito smentito dal capo del partito, che le coppie omosessual­i, che le famiglie omosessual­i non sono famiglie. Questo, ormai, fa parte delle conquiste delle libertà civili».

Aspettando di avere un incontro con il nuovo governo e con le forze parlamenta­ri per avviare un tavolo sulla vicenda dei debiti del passato che stanno stritoland­o il Comune di Napoli, l’ex magistrato spera di riuscire a cambiare, potenziand­ola, la squadra di assessori che potrebbe sostenerlo politicame­nte sia alle prossime Europee del 2019 che alle Regionali del 2020. Elezioni, queste, nelle quali il sindaco potrebbe essere candidato in prima persona. «Il rimpasto? Ci sto lavorando. Mi sono dato dei giorni per completare la ristruttur­azione di un organigram­ma forte e vedo grande entusiasmo e una rapidità alimentata da questo quadro politico che non ci piace».

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