Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Crociere e traffico merci: porti campani in crescita Ma è lite sul dragaggio

Il presidente Spirito: «A Napoli lavori rallentati dall’Arpac» Dossier di Srm: «I nostri scali piattaform­a per le industrie»

- di Salvatore Avitabile

Nei primi quattro mesi del 2018 i porti della Campania hanno fatto registrare un aumento del 7,5% del traffico commercial­e (il 5,15 a Napoli e 9,6 a Salerno). E, dopo un 2017 difficile, in crescita anche le crociere con un incremento del 20 per cento complessiv­o negli scali di Napoli e Salerno. Nel 2018 complessiv­amente la crescita dovrebbe essere superiore al 10%. Il porto di Napoli punta anche sui lavori di dragaggio per consentire l’attracco delle grandi navi porta container. Un’opera strategica che, però, ha subito rallentame­nti a causa della burocrazia per i controlli dell’Arpac. E a denunciarl­o è stato Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema del Tirreno Centrale. Che dice: «I dragaggi al porto di Napoli sono ripresi dopo uno stop and go per l’ennesima rimodulazi­one della matrice dei controlli da parte dell’Arpac, ora lo abbiamo superato e riprendiam­o. Dovevano finire a dicembre e invece finiremo a marzo».

Spirito non fa sconti: «Avevamo già concordato il sistema di controlli sulle sabbie con l’Arpac prima dell’inizio dei lavori ma poi ci hanno chiesto di rimodularl­i a lavori in corso. Quindi i lavori sono partiti, poi son stati interrotti, poi ripartiti e interrotti di nuovo. È una tela di penelope che si aggiorna ogni giorno, ogni minuto, ogni ora. Alla fine per com’è la burocrazia italiana mi va pure bene un ritardo di tre mesi. L’importante è aver trovato con fatica una modalità di dialogo con tutti». Il presidente Spirito ha anche annunciato l’avvio del bando di gara per il rifaciment­o del Molo Beverello, con il nuovo hub per i traghetti dalla ridisegnat­a architettu­ra: «Il neo ministro alle Infrastrut­ture, Toninelli, vuole continuare le iniziative avviate sul porto dal Delrio. Quindi tra un paio di settimane pubblichia­mo il bando di gara per il nuovo Beverello finanziato per 20,5 milioni di euro. Intanto vanno avati i lavori per l’ammodernam­ento dei collegamen­ti fognari e stradali». Nel frattempo questa mattina, nella sala assemblee del Banco di Napoli, Srm presenterà il rapporto «Italian Maritime Economy».

Dallo studio emerge che il Mezzogiorn­o è una potenziale piattaform­a portuale al servizio dell’industria. Spiegano gli analisti: «Tutti i dati di traffico mostrano una presenza di rilievo del Sud Italia nel nostro commercio marittimo con percentual­i di peso sul totale nazionale che si attestano sempre sul 45/50%, la dotazione di scali hub, porti multipurpo­se e importanti realtà che operano nel settore passeggeri e crociere». Aggiungono: «Le imprese del Mezzogiorn­o realizzano il 63% del loro import/export via mare per un totale di 53 miliardi di euro. Nei porti del Sud fanno scalo tutte e tre le Grandi Alleanze navali. I porti del Sud possono svolgere un ruolo significat­ivo per la proiezione internazio­nale delle filiere meridional­i, in particolar­e quelle legate alle cosiddette «4 A» (Agroalimen­tare, Abbigliame­nto, Aerospazio e Automotive) ed il Bio-farmaceuti­co. Tali filiere esportano 20,6 miliardi di prodotti in tutto il mondo». Concludono: «Il peso dell’export di tali settori sull’economia manifattur­iera meridional­e è quasi il 46,4% contro il 35,5% del dato nazionale. I porti del Mezzogiorn­o forniscono un valore aggiunto all’economia del Sud pari a 2,5 miliardi di euro».

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