Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Medico picchiato al Cardarelli L’aggressore: ha iniziato lui
Versioni opposte sull’accaduto. Verdoliva pronto ad aprire un’indagine interna
Camici bianchi
È necessario chiarire la vicenda per evitare di esacerbare gli animi dopo gli ultimi assalti
Le circostanze
È il consigliere Borrelli (commissione Sanità) ad avanzare dubbi sulla dinamica dei fatti
Assume i contorni del
NAPOLI giallo il racconto dell’aggressione che martedì ha portato in pronto soccorso un cardiologo del Cardarelli. Il presunto aggressore è infatti intervenuto al programma La Radiazza, condotto Gianni Simioli su RadioMarte con una testimonianza che ha spinto Francesco Borrelli, componente della commissione Sanità, ad avanzare dubbi sulla dinamica dei fatti. Non a caso il consigliere regionale ha chiesto che si faccia pienamente chiarezza sulla vicenda.
Perché, dice, sarebbe inaccettabile se un medico avesse fatto passare per aggressione una sua reazione violenta nei confronti di un paziente.Borrelli ha fatto sapere di aver raggiunto telefonicamente il direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, che ha garantito l’avvio di un’indagine interna per chiarire tutti i contorni della vicenda sulla quale c’è anche una denuncia presentata alle forze dell’ordine da parte del presunto aggressore. Ma qual è l’altra versione dei fatti emersa in diretta su RadioMarte? Dalle parole di Borrelli «stando a quanto raccontato dal presunto aggressore, il medico, dopo aver concluso una telefonata privata, avrebbe cominciato ad avere un atteggiamento poco professionale nei confronti del signore. Atteggiamenti tali che quest’ultimo avrebbe deciso di chiedergli le generalità per presentare poi un esposto alla direzione e dettagliare quanto successo. A questo punto, sempre secondo il racconto del settantaseienne, il medico l’avrebbe spintonato causandogli delle escoriazioni e dei lividi e lui, per liberarsi, avrebbe colpito inavvertitamente il cardiologo che poi sarebbe stato trattenuto da altri medici accorsi. Il presunto aggressore ha tenuto a precisare che mai avrebbe potuto allontanarsi come rac- contato dal medico perché un suo allontanamento avrebbe significato lasciare da sola la moglie che è invalida al 100% e non deambulante».
Di qui la necessità di fare chiarezza, anche per evitare di esacerbare gli animi, in un clima già rovente. «E’ chiaro che, qualora fosse accertato che la versione fornita dal presunto aggressore sia quella più vicina alla realtà, il cardiologo che ha denunciato di essere stato aggredito dovrebbe essere sottoposto a un procedimento disciplinare», conclude il consigliere regionale. Dunque, le due versioni sono ben lontane l’una dall’altra e sarà importante stabilire, ad là di ogni dubbio e molto rapidamente, come siano andate le cose. Sarà importante anche per non gettare discredito su una battaglia che, legittimamente, i camici bianchi stanno portando avanti con determinazione.