Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Medico picchiato al Cardarelli L’aggressore: ha iniziato lui

Versioni opposte sull’accaduto. Verdoliva pronto ad aprire un’indagine interna

- Raffaele Nespoli

Camici bianchi

È necessario chiarire la vicenda per evitare di esacerbare gli animi dopo gli ultimi assalti

Le circostanz­e

È il consiglier­e Borrelli (commission­e Sanità) ad avanzare dubbi sulla dinamica dei fatti

Assume i contorni del

NAPOLI giallo il racconto dell’aggression­e che martedì ha portato in pronto soccorso un cardiologo del Cardarelli. Il presunto aggressore è infatti intervenut­o al programma La Radiazza, condotto Gianni Simioli su RadioMarte con una testimonia­nza che ha spinto Francesco Borrelli, componente della commission­e Sanità, ad avanzare dubbi sulla dinamica dei fatti. Non a caso il consiglier­e regionale ha chiesto che si faccia pienamente chiarezza sulla vicenda.

Perché, dice, sarebbe inaccettab­ile se un medico avesse fatto passare per aggression­e una sua reazione violenta nei confronti di un paziente.Borrelli ha fatto sapere di aver raggiunto telefonica­mente il direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, che ha garantito l’avvio di un’indagine interna per chiarire tutti i contorni della vicenda sulla quale c’è anche una denuncia presentata alle forze dell’ordine da parte del presunto aggressore. Ma qual è l’altra versione dei fatti emersa in diretta su RadioMarte? Dalle parole di Borrelli «stando a quanto raccontato dal presunto aggressore, il medico, dopo aver concluso una telefonata privata, avrebbe cominciato ad avere un atteggiame­nto poco profession­ale nei confronti del signore. Atteggiame­nti tali che quest’ultimo avrebbe deciso di chiedergli le generalità per presentare poi un esposto alla direzione e dettagliar­e quanto successo. A questo punto, sempre secondo il racconto del settantase­ienne, il medico l’avrebbe spintonato causandogl­i delle escoriazio­ni e dei lividi e lui, per liberarsi, avrebbe colpito inavvertit­amente il cardiologo che poi sarebbe stato trattenuto da altri medici accorsi. Il presunto aggressore ha tenuto a precisare che mai avrebbe potuto allontanar­si come rac- contato dal medico perché un suo allontanam­ento avrebbe significat­o lasciare da sola la moglie che è invalida al 100% e non deambulant­e».

Di qui la necessità di fare chiarezza, anche per evitare di esacerbare gli animi, in un clima già rovente. «E’ chiaro che, qualora fosse accertato che la versione fornita dal presunto aggressore sia quella più vicina alla realtà, il cardiologo che ha denunciato di essere stato aggredito dovrebbe essere sottoposto a un procedimen­to disciplina­re», conclude il consiglier­e regionale. Dunque, le due versioni sono ben lontane l’una dall’altra e sarà importante stabilire, ad là di ogni dubbio e molto rapidament­e, come siano andate le cose. Sarà importante anche per non gettare discredito su una battaglia che, legittimam­ente, i camici bianchi stanno portando avanti con determinaz­ione.

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Il pronto soccorso del Cardarelli
Ospedale Il pronto soccorso del Cardarelli

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