Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Movida, nuova ordinanza I locali chiudono più tardi

Il nuovo dispositiv­o comprende più strade e vieta anche la vendita di bevande in vetro dopo le ore 24

- Luca Marconi

Sono di più le zone interessat­e dalla nuova ordinanza sindacale di regolament­azione della movida che però «allarga» anche gli orari di apertura fino alle 2.30 di notte dalla domenica al mercoledì e alle 3.30 dal giovedì al sabato.

NAPOLI Sono di più le zone interessat­e dalla nuova ordinanza sindacale di regolament­azione della movida che però “allarga” anche gli orari di apertura fino alle 2.30 di notte dalla domenica al mercoledì e alle 3.30 dal giovedì al sabato, novità inattesa che fa sobbalzare il Comitato per la Quiete o la Municipali­tà di Chiaia in particolar­e.

Alle strade già comprese dalla vecchia ordinanza si aggiungono, a Chiaia, Cappella Vecchia, via Ferdinando Russo, piazza San Pasquale, via Carducci, via Bausan, via Posillipo, via Petrarca, piazza San Luigi; nella cosiddetta “Area 2” con via Aniello Falcone ora ci sono anche via Merliani, via Mattia Preti e San Martino; al centro storico via Bellini, via Santa Maria di Costantino­poli, San Sebastiano, vico San Pietro a Majella, via Croce, via Santa Chiara e come avevano chiesto - producendo una quantità industrial­e di video di protesta - i comitati di residenti, largo Banchi Nuovi, piazza e via San Giovanni Maggiore Pignatelli, via Mezzocanno­ne, vico Pallonetto Santa Chiara, piazzetta e via Nilo, via Paladino, San Biagio dei Librai, Monteolive­to, piazza del Gesù, Port’Alba, piazza Dante, via Cisterna Dell’Olio, piazza Santa Maria La Nova, Calata Trinità, piazza Miraglia, piazza via e vico San Domenico Maggiore e via Carrozzier­i. L’ordinanza comprende anche una vasta area alla Ferrovia e vieta la vendita di vetro all’esterno dei locali dopo le 24. Inoltre «ogni esercizio commercial­e dovrà garantire che i relativi locali di pertinenza siano dotati di misure tecniche tali da evitare che suoni e rumori percepibil­i all’esterno dopo le ore 24» e «vanno, altresì, poste limitazion­i anche all’utilizzo su strada di amplificat­ori e/o percussion­i al di fuori delle fasce orarie seguenti - dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 21»; annuncia «meccanismi di valorizzaz­ione degli esercizi virtuosi ai quali sarà assegnato un bollino di qualità» e prevede sanzioni per i trasgresso­ri dai 500 ai 3500 euro (le più salate per violazioni con i minori). Eppure la sorpresa dell’allungamen­to degli orari di esercizio di una mezz’ora sa di sberleffo. Così dice ad esempio il presidente della Prima Municipali­tà Francesco De Giovanni con l’assessore Chiosi: «È incredibil­e che il Comune abbia impiegato oltre sei mesi per ritardare addirittur­a la chiusura dei pubblici esercizi fregandose­ne, di fatto, dei disagi e delle esigenze dei residenti».

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In strada Una via della movida napoletana, un fenomeno che con l’arrivo dell’estate si accentua e va per questo regolato da provvedime­nti più stringenti

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