Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Aspettando lo charme di Isabelle Huppert, stasera live dei Foja
Domani al San Carlo leggerà «L’Amant» di Margherite Duras
In attesa dello charme di Isabelle Huppert — domani al San Carlo — la prima domenica del Napoli Teatro festival 2018 segna, alle 22,30, nel Cortile d’onore di Palazzo Reale, l’apertura della sezione Musica. Incipit garantito dai Foja con arrangiamenti acustici «concepiti ad hoc, nel rispetto della location borbonica».
Il programma di oggi prevede ancora un’immersione nella drammaturgia sensoriale (a Palazzo Fondi, 18, 19.30 e 21, anche domani) con Un attimo prima. Un’esperienza poetica nella proposta di Gabriella Salvaterra; la replica de Il seme della Tempesta – Trilogia di Giuramenti del Teatro Valdoca, testi di Mariangela Gualtieri e regia di Cesare Ronconi (Bellini, alle 19); l’ultima recita di Regina Madre di Manlio Santanelli, con Imma Villa e Fausto Russo Alesi, regia di Carlo Cerciello (alle 21 al Nuovo) e di Abitare la battaglia. Conseguenze del Macbeth di Perpaolo Sepe (alle 21 a Galleria Toledo).
Domani, dunque, debutta la sezione internazionale con la prima italiana di Périclès, Prince de Tyr — in francese con sovratitoli in italiano — con la quale Declan Donnelan dopo The Tempest torna al Ntfi (Politeama, alle 19). Il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia (2016) spiega la sua lettura della tragedia shakespeariana, ambientata nel mare in tempesta: «Il Mediterraneo di oggi non è estraneo ai viaggi spaventosi e disperati. È la favola di un uomo che si allontana da coloro che ama e poi, miracolosamente, si riunisce a loro; riguarda il mistero dell’amore, della perdita e dell’amore riscoperto dopo un’assenza dolorosa». Replica il 12 giugno alle 19.
Alle 21.30, al San Carlo Isabelle Huppert leggerà L’Amant di Margherite Duras. «È un libro magico – dice l’attrice — che concentra in forma semplice e straziante l’esperienza di un’esistenza intera. Nelle opere di Marguerite Duras, la vita e la scrittura si contaminano a vicenda. Ed entrambe sono profondamente influenzate dalla sua giovinezza indocinese. È come se la scrittrice, giunta al termine della propria vita, sfogliasse un vecchio album di fotografie». A precedere il reading, nel foyer del San Carlo, alle 17, incontro con Francesca Grassi presidente della Fondazione Paolo Grassi – La voce della cultura.
Ancora alle 21.30, nella Chiesa Donnaregina Vecchia, prima di Edoardo II di Cristopher Marlowe, adattato e diretto da Laura Angiulli. In scena Massimo Verdastro, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Paolo Aguzzi, Michele Danubio, Luciano Dall’Aglio, Gennaro Maresca, Luca Saccoia, Caterina Pontrandolfo, Lavinia D’Elia. Impianto scenico Rosario Squillace, luci Cesare Accetta.
Dopofestival, sempre dalle 23, nel Giardino romantico di Palazzo Reale.