Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La carica dei volontari Ripulita la Gaiola da mozziconi e plastica
Wwf in campo a Posillipo. «Quantità di rifiuti enorme»
Mozziconi di sigaretta, tappi di plastica di bottiglie e bastoncini netta orecchie. È il «bottino» dei volontari del Wwf che ieri hanno ripulito, attrezzati con guanti e contenitori nei quali depositare i rifiuti, la piccola spiaggia della Gaiola, a Posillipo. Tanto più preoccupante, quel carico, perché raccolto in un sito che certo non è tra i più sporchi del litorale napoletano. Ogni giorno, infatti, quelli del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola, che gestiscono l’area marina protetta, cercano di tenere in ordine la zona e di svolgere attività di sensibilizzazione nei confronti di chi la frequenta.
Lo studio dell’Enea
«È impressionante – commenta Francesco Marino, uno dei referenti del Panda a Napoli – soprattutto il quantitativo di bastoncini per la pulizia delle orecchie che abbiamo rinvenuto. Li porta sulle spiagge il mare. Finiscono in acqua perché troppi continuano a gettarli nel gabinetto dopo averli usati, piuttosto che nel contenitore dei rifiuti indifferenziati». L’Enea, che ha realizzato uno studio sulla questione delle plastiche presenti nei mari italiani e lo ha presentato un anno fa al workshop romano «Marine litter: da emergenza ambientale a potenziale risorsa», stima che su tutto il litorale della penisola oggi giacciano abbandonati, piantati nell’arena, nascosti dalla sabbia cento milioni di cotton fioc. Anche sulla base di indagini come queste e sotto la spinta della pressione delle principali associazioni ambientaliste, a dicembre 2017 è stata approvata la legge in virtù della quale dal primo gennaio 2019 scatterà il divieto di commercializzare e produrre in Italia i bastoncini per pulire le orecchie non biodegradabili. Dal I gennaio 2020, il divieto verrà esteso ai prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente conteimportanti nenti microplastiche. L’iniziativa che si è svolta ieri alla Gaiola è una tappa della maratona nazionale organizzata dal Wwf per la pulizia delle spiagge italiane e la sensibilizzazione contro l’inquinamento marino.
Gli eventi di Napoli
«È cominciata in Sicilia – dice Ornella Capezzuto, presidente della sezione partenopea dell’associazione ambientalista - alla vigilia di due date internazionali, entrambe focalizzate sull’inquinamento da plastica: la Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno e la Giornata mondiale degli Oceani che si è svolta il 7 giugno». Prosegue: «A Napoli abbiamo organizzato due eventi. Quello di ieri alla Gaiola e quello che si è svolto venerdì a Portici, presso l’ospedale delle tartarughe, che per un giorno ha aperto le porte al pubblico». È stata una occasione per avvicinare centinaia di persone, tra le quali molti bambini ed adolescenti, ai quali i volontari del Panda hanno ricordato che il 93% della plastica negli oceani è costituita da materiali abbandonati impropriamente dai consumatori e che ciascuno, ogni giorno, può fare la differenza con semplici gesti. Portare via dalla spiaggia i rifiuti prodotti e depositarli nei contenitori della raccolta differenziata, rispettando le regole relative alla plastica, ai metalli, all’umido ed al vetro è il più banale, eppure è ancora tutt’altro che raro osservare persone che vanno via ed abbandonano sull’arenile la busta con gli avanzi di cibo o che spensieratamente spengono la sigaretta nella sabbia.
Portate borracce
«Altra buona abitudine – raccomanda il Wwf - è quella di scendere in spiaggia con una borraccia di acqua, piuttosto che con bottiglie di plastica. È essenziale, ancora, che non si gettino nel wc assorbenti, cerotti e prodotti simili. Finiscono quasi tutti in mare».
Francesco Marino «È impressionante il numero di bastoncini per la pulizia delle orecchie in spiaggia»