Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Movida, l’ordinanza resta non rispettata
I comitati: «Locali aperti fino all’alba al Vomero, centro storico e Bagnoli»
NAPOLI Nella seconda notte dall’entrata in vigore della nuova ordinanza di regolamentazione della movida cittadina, tra venerdì e il sabato appena trascorso, i comitati dei residenti riuniti nella sigla Comitato per la Vivibilità hanno girato nuovi video che mostrano, nell’ordine: traffico e «caos infernale» a Bagnoli, dove sono sette le discoteche in esercizio su un’area di due chilometri, stesso caos in via Carrozzieri e al centro antico con locali in esercizio oltre gli orari di chiusura stabiliti dal dispositivo.
A San Domenico Maggiore concerti con «bongas e tam«a buri dalla mezzanotte e mezza» sempre in barba alle nuove disposizioni dell’ordinanza sindacale nel merito della quiete pubblica. E poi ancora San Giovanni Maggiore Pignatelli alcuni locali erano ancora aperti alle cinque del mattino», la strada solo da tre giorni è compresa nelle porzioni di città dove i locali dovrebbero obbligatoriamente chiudere alle 2.30 dalla domenica al lunedì e alle 3.30 dal giovedì al sabato. In via Mattia Preti invece altri locali «erano aperti alle 4 del mattino» segnala ancora il presidente del Comitato per la Vivibilità, l’avvocato Gennaro Esposito, che ha appena annunciato «un’azione legale risarcitoria contro il Comune per conto di una ventina tra residenti e alberghi dei Decumani». A Bagnoli in particolare «non è cambiato nulla aggiunge Esposito - la musica è durata fino alle 7 del mattino, la nuova ordinanza mette in premessa Bagnoli ma non si applica: “tenendo conto della specificità dei locali” dell’area non esistono i limiti di orario né decibel fuori controllo». Al centro storico invece «ci risultano anche urla e minacce contro chi nemmeno protesta ma documenta le violazioni col suo cellulare, così sposteremo la manifestazione del 15 da piazza Bellini a San Giovanni Maggiore Pignatelli per non lasciare soli questi residenti».