Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Universiade, lavori al San Paolo Gare d’appalto non ancora partite
Dopo «Pino è», sopralluogo degli agronomi del Napoli: prato senza criticità
NAPOLI Il manto erboso dello stadio San Paolo non desta preoccupazioni dopo il megaconcerto che si è tenuto giovedì scorso in memoria di Pino Daniele. E’ quanto emerso da un primo sopralluogo della ditta che solitamente si occupa, per conto del Napoli, della manutenzione del terreno di gioco dell’impianto di Fuorigrotta.
Gli agronomi hanno constatato che il tappeto verde, a parte l’area accanto alle panchine che presenta qualche vuoto, non ha particolari criticità. Ancora una volta, quindi, le polemiche hanno lasciato il posto alla realtà che è meno grave del previsto. Rispetto ai concerti tenuti nel passato dove il campo presentava diversi problemi, soprattutto nell’area di gioco. L’agronomo della Lega Calcio Giovanni Castelli sarà a Napoli la prossima settimana e valuterà lo stato del terreno e se dovranno essere effettuati interventi di rizollatura.
«Finché non vedrò personalmente il prato ed il lavoro di smontaggio in corso delle strutture — ha detto Castelli a Radio Marte — non posso dare nessun tipo di giudizio. Appena saranno concluse le operazioni, col terreno di gioco libero, andrò a vederlo poiché le foto falsificano la realtà in entrambi i casi. Ormai è normale che i concerti vengano svolti negli stadi, ma tutto ciò deve essere organizzato nel migliore dei modi per non creare poi disagi. Se non fosse praticabile un recupero naturale, allora occorrerà una rizollatura nel giro di un mese». Nessun danno irreparabile e in ogni caso il prato è assicurato e sarà la stessa organizzazione a dover pagare l’eventuale rizollatura.
Lo ha confermato anche Ciro Borriello, assessore allo sport: «Non ci sono problematiche gravi per il terreno di gioco — ha precisato a Kiss Kiss Napoli —. Finché lo stadio sarà di proprietà del Comune i concerti si faranno. Se De Laurentiis non vuole, faccia un’offerta per una gestione esclusiva, che non è mai arrivata in maniera seria». Infiammano però le polemiche per i lavori del San Paolo per l’Universiade, quelle che hanno animato il dibattito nei giorni scorsi. Ora il problema principale sembra quello dei sediolini (circa 16.000) dell’impianto di Fuorigrotta, che non sono a norma secondo gli standard Uefa (spalliere da 30 cm) per la Champions League. La sostituzione è prevista nell’ambito dei lavori per l’Universiade, ma i bandi non sono ancora partiti.
Avviati, invece, quelli per i bagni, l’illuminazione e la pista d’atletica che però sarà posata solo nel 2019, come previsto dalla Fisu (la Federazione internazionale degli sport universitari). Dal Comune di Napoli però assicurano che per la licenza Uefa arriverà una deroga, come accaduto negli anni scorsi. Intanto il Napoli ha indicato Palermo come sede alternativa. «Inutile farsi prendere dal panico prima del tempo — ha ribadito Borriello — i sediolini arriveranno per le Universiadi come previsto, l’Uefa ha concesso deroghe al San Paolo in situazioni ben peggiori. C’è qualcuno che vuole agitare delle acque che in questo momento sono tranquille, stiamo lavorando bene e superando anche le difficoltà con il governatore De Luca».