Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Da Aciman («Chiamami col tuo nome») a Cerlino
Nel Mezzogiorno degli «orticelli» e delle iniziative parcellizzate, Salerno Letteratura semina una controtendenza: «Fin dall’inizio ci siamo ripromessi di non chiuderci nella sorveglianza del nostro orticello» ha detto il direttore artistico Francesco Durante. « La cultura è fatta di apertura, altrimenti non è cultura». Ed eccole le principali collaborazioni del maggiore festival del Sud che, giunto alla sesta edizione, si terrà dal 16 al 24 giugno (con un’anteprima di Pino Quartana il 15). La rete va dal livello energetico più ampio, quello europeo, che comprende festival realizzati in Portogallo, Irlanda, Spagna e Francia, a quello italiano, con il Salone del Libro di Torino, fino all’anello più vicino al nucleo: i festival del Mezzogiorno, dal neonato Napoli Città Libro — dal cui debutto Durante ha appena ripreso fiato, anche di questo, infatti, è direttore artistico — alla Rete dei Festival del Sud, un’alleanza tra 25 manifestazioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. E, visto che la vicina di casa, la Lucania, è in grande fermento verso il 2019 in cui Matera sarà la capitale europea della cultura, Salerno Letteratura introduce per la prima volta un percorso monografico tra musica, danza, cinema, teatro e cibosofia grazie alle collaborazioni con il Women’s Fiction fest di Matera e la Notte bianca del libro di Potenza. E alla Basilicata è dedicata l’ouverture di sabato 16 giugno (alle 11, ex chiesa dell’Addolorata) con la proiezione di Portrait of a Land di Silvio Giordano e del documentario Terre d’autore – La Lucania di Gaetano Cappelli con la regia di Francesco Zippel.
«I nove giorni di programmazione» ha spiegato la direttrice organizzativa Ines Mainieri «saranno un contenitore inclusivo». E in crescita, come ha ricordato il governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Avevo chiesto ai promotori di creare un festival permanente con una prospettiva importante. Hanno fatto un lavoro molto attento, realizzando il più grande appuntamento letterario del Sud la qualità».
Confermata, sempre il 16, la prima uscita pubblica dei finalisti del Premio Strega. Ed ecco gli ospiti: tra gli stranieri André Aciman, autore di Chiamami col tuo nome che ha ispirato il film da Oscar di Luca Guadagnino, l’attore e sceneggiatore del I Soprano Michael Imperioli e, grazie alla collaborazione con il Goethe, scrittori tedeschi e austriaci. Tra gli italiani: Pupi Avati e Cristina Comencini, Alessandro Robecchi, Diego De Silva, Antonio Moresco, Aurelio Picca, Romana Petri, Nando Dalla Chiesa, Enrico Deaglio, Marco Santagata, Roberto Finzi, Paolo Di Paolo, Fortunato Cerlino, Marco Damilano, Massimo Nava, Brunella Schisa, Annalena Benini. E per finire Il bicchiere della staffa, conversazioni by night con, tra gli altri, Angelo Petrella, Antonella Prenner e l’inviata delle Iene Sabrina Nobile.