Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sulla pelle dei migranti
La vicenda Aquarius, nave con a bordo 629 migranti, tra cui bambini e donne incinte, è in via di soluzione grazie all’intervento del premier spagnolo Pedro Sánchez che ha deciso di aprire i porti iberici.
Da domenica pomeriggio però la polemica politica impazza sulla pelle dei migranti. Comunque la pensiate, questo evento è un segnale di cosa saranno i prossimi mesi. Saremo in una perenne campagna elettorale in cui Salvini assumerà con maggior forza la guida dell’esecutivo e proverà a drenare i consensi del M5S dopo, nei fatti, averlo fatto con il centrodestra.
Quello che abbiamo di fronte insomma è uno spostamento sempre più a destra dell’asse di governo, legittimato dal voto del 4 marzo. Il tema quindi è cosa faranno il Pd e la sinistra, anzi per parafrasare Cavour, fatto il governo, adesso tocca fare l’opposizione. Al di là di formule politiciste come il fronte repubblicano, di fronte a una radicalizzazione della destra di governo, considero abbastanza curioso che la risposta delle forze democratiche e riformiste sia un indistinto ideologico, tenuto insieme dalla sola minaccia dei barbari alle porte.
Serve invece coltivare un campo politico che in questo momento è in grandi difficoltà, ovvero l’area progressista e di sinistra, soprattutto in una prospettiva radicale. Il sindaco de Magistris, di cui possiamo dire molte cose negative ma difficilmente possiamo negare l’intuito politico, lo ha capito da tempo. Il tweet di domenica ci dice molto: «Se un Ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte, bambini, anziani, esseri umani, il porto di Napoli è pronto ad accoglierli. Noi siamo umani, con un cuore grande. Napoli è pronta, senza soldi, per salvare vite umane». Sappiamo bene che il sindaco di Napoli non ha competenze sull’autorità portuale, eppure le sue parole sono state molto di più di un’operazione comunicativa.
Dopo le sue dichiarazioni i sindaci di Palermo, Messina, Reggio Calabria e Taranto (tutti sindaci di centrosinistra o del Pd) si sono detti pronti ad aprire i porti ai migranti. E molti esponenti del Pd locale e nazionale hanno mostrato apprezzamento per queste dichiarazioni. Insomma si è vista plasticamente la costruzione di un fronte civico meridionale e di sinistra in opposizione alle scelte del governo. D’altronde non è un caso che le città, pronte ad accogliere l’Aquarius, siano tutte di antichissima fondazione, eredi della civiltà classica e dell’umanesimo, memori della sacralità dell’accoglienza verso lo straniero come ospite. Di fronte alla deumanizzazione di una politica che si gioca qualche punto percentuale di consenso in più sulla pelle dei rifugiati, forse l’unica opposizione possibile è davvero la costruzione di un’alternativa umanista. Un’alternativa radicalmente umanista, che rimette al centro l’uomo nel rapporto con le grandi sfide del tempo come la tecnologia, le migrazioni e l’ambiente.