Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Un mix di farmaci biologici Così il Pascale «scioglie» il tumore della mammella

Protocollo efficace per l’«Her2-positivo», prima donna trattata

- Raffaele Nespoli

L’annuncio è di quelli che fanno rumore: al Pascale di Napoli è stata trattata la prima paziente con un mix di farmaci biologici capaci di far «sciogliere» il tumore del seno. È giusto però essere chiari, non si tratta della panacea per ogni forma di cancro, tantomeno per ogni forma di tumore del seno. Questa ricerca, che è coordinata a livello internazio­nale dell’Istituto napoletano, è efficace su un particolar­e tipo di neoplasia: «Il tumore del seno che si definisce Her2-positivo», spiega il direttore dell’oncologia senologica, Michelino de Laurentiis.

Pur rappresent­ando una parte minoritari­a dei casi di tumore del seno, l’ Her2-positivo riguarda circa 10mila donne in tutta Italia: il 20% delle diagnosi di neoplasia della mammella. Quanto ai farmaci utilizzati, pur essendo innovativi non sono una novità in senso stretto. Ad essere unica al mondo è la formula combinata e la modalità di somministr­azione sottocutan­ea che dura pochi minuti. «Normalment­e – prosegue de Laurentiis – la somministr­azione di Trastuzuma­b e Pertuzumab avviene per via endovenosa e serve molto tempo. È il trattament­o potenzialm­ente più efficace nella terapia pre-operatoria per questa particolar­e forma di tumore al seno. La combinazio­ne di questi farmaci e la somministr­azione sottocutan­ea è in grado di far letteralme­nte “sciogliere” e sparire questo tipo di cancro nel 75% dei casi. E comune nel 90% dei casi abbiamo una sensibile riduzione». L’oncologo chiarisce anche che in Italia questa combinazio­ne non è ancora rimborsabi­le dal sistema sanitario nazionale e, dunque, può essere somministr­ata solo nell’ambito di protocolli sperimenta­li, reperibili presso pochi centri ad elevata specializz­azione. E qui entra in gioco il Pascale che, primo centro al mondo, offre nell’ambito del protocollo «Federica» questa formulazio­ne innovativa che riunisce i due farmaci in un’unica somministr­azione. Il protocollo rientra nel programma di crescita dell’offerta terapeutic­a sul tumore della mammella che ha portato, negli ultimi anni, l’Istituto di Napoli ad essere il centro italiano col più alto numero di protocolli terapeutic­i innovativi sul tumore della mammella. Ben 60 sono i protocolli coordinati proprio da Michelino de Laurentiis. «Il livello della ricerca portata avanti al Pascale – dice il direttore generale del più grande Istituto oncologico del Mezzogiorn­o, Attilio Bianchi – è ormai riconosciu­ta a livello mondiale. Continuiam­o su questa strada cercando innovative fonti di finanziame­nto, perché sappiamo di essere sulla strada giusta. Senza mai dimenticar­e l’attenzione per tutte le persone che, con fiducia, si rivolgono quotidiana­mente a noi». Nelle prossime settimane il Pascale selezioner­à altre candidate, tutte con una forma di cancro del seno Her2-positivo. La speranza è che questo protocollo possa in qualche modo aprire la strada verso la cura di altre forme di cancro.

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