Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un mix di farmaci biologici Così il Pascale «scioglie» il tumore della mammella
Protocollo efficace per l’«Her2-positivo», prima donna trattata
L’annuncio è di quelli che fanno rumore: al Pascale di Napoli è stata trattata la prima paziente con un mix di farmaci biologici capaci di far «sciogliere» il tumore del seno. È giusto però essere chiari, non si tratta della panacea per ogni forma di cancro, tantomeno per ogni forma di tumore del seno. Questa ricerca, che è coordinata a livello internazionale dell’Istituto napoletano, è efficace su un particolare tipo di neoplasia: «Il tumore del seno che si definisce Her2-positivo», spiega il direttore dell’oncologia senologica, Michelino de Laurentiis.
Pur rappresentando una parte minoritaria dei casi di tumore del seno, l’ Her2-positivo riguarda circa 10mila donne in tutta Italia: il 20% delle diagnosi di neoplasia della mammella. Quanto ai farmaci utilizzati, pur essendo innovativi non sono una novità in senso stretto. Ad essere unica al mondo è la formula combinata e la modalità di somministrazione sottocutanea che dura pochi minuti. «Normalmente – prosegue de Laurentiis – la somministrazione di Trastuzumab e Pertuzumab avviene per via endovenosa e serve molto tempo. È il trattamento potenzialmente più efficace nella terapia pre-operatoria per questa particolare forma di tumore al seno. La combinazione di questi farmaci e la somministrazione sottocutanea è in grado di far letteralmente “sciogliere” e sparire questo tipo di cancro nel 75% dei casi. E comune nel 90% dei casi abbiamo una sensibile riduzione». L’oncologo chiarisce anche che in Italia questa combinazione non è ancora rimborsabile dal sistema sanitario nazionale e, dunque, può essere somministrata solo nell’ambito di protocolli sperimentali, reperibili presso pochi centri ad elevata specializzazione. E qui entra in gioco il Pascale che, primo centro al mondo, offre nell’ambito del protocollo «Federica» questa formulazione innovativa che riunisce i due farmaci in un’unica somministrazione. Il protocollo rientra nel programma di crescita dell’offerta terapeutica sul tumore della mammella che ha portato, negli ultimi anni, l’Istituto di Napoli ad essere il centro italiano col più alto numero di protocolli terapeutici innovativi sul tumore della mammella. Ben 60 sono i protocolli coordinati proprio da Michelino de Laurentiis. «Il livello della ricerca portata avanti al Pascale – dice il direttore generale del più grande Istituto oncologico del Mezzogiorno, Attilio Bianchi – è ormai riconosciuta a livello mondiale. Continuiamo su questa strada cercando innovative fonti di finanziamento, perché sappiamo di essere sulla strada giusta. Senza mai dimenticare l’attenzione per tutte le persone che, con fiducia, si rivolgono quotidianamente a noi». Nelle prossime settimane il Pascale selezionerà altre candidate, tutte con una forma di cancro del seno Her2-positivo. La speranza è che questo protocollo possa in qualche modo aprire la strada verso la cura di altre forme di cancro.