Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Romeo, il gip riapre l’inchiesta sul peculato
NAPOLI Furono depositati documenti ritenuti falsi: la Procura ha ottenuto che venga riaperta l’indagine sul presunto peculato da 25 milioni commesso dall’imprenditore Alfredo Romeo nei confronti del Comune di Napoli. La decisione è del gip Dario Gallo, che, con un’ordinanza molto tecnica di 14 pagine, ha accolto la richiesta del pm Giuseppina Loreto. L’accusa riguarda la presunta appropriazione da parte di Romeo di denaro derivante dalla vendita di immobili del patrimonio comunale, nonostante la diffida a restituirlo avanzata da Palazzo San Giacomo.
L’immobiliarista era stato prosciolto nel settembre 2015 e in quella circostanza il gup Carlo Modestino aveva anche disposto il dissequestro dei 25 milioni, anche alla luce di una pronuncia della Cassazione. Poi però è avvenuto un fatto nuovo: nel corso dell’inchiesta Consip, avviata a Napoli e poi approdata a Roma, grazie ad alcune intercettazioni, è emerso che alcuni documenti depositati al processo e dunque valutati dal gup che prosciolse Romeo sarebbero stati contraffatti. Si tratta in particolare di due Cep (Certificato di esecuzione provvisoria) a firma della dirigente comunale Elvira Capecelatro. Ascoltata dal pm, la dirigente non solo li ha disconosciuti, ma ha anche
Era stato prosciolto