Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tuccillo: contro di me una santa alleanza Ma non fa bene al Pd
NAPOLI Cinque anni dopo la storia non si ripete. E Domenico Tuccillo, sindaco pd eletto nel 2013, non fa il bis, battuto dal Claudio Grillo, a sua volta sostenuto da tutto il resto che non era il Partito democratico: dal centrodestra a Campania Libera di Mario Casillo, fino agli esponenti di demA. Insomma, si sono uniti tutti pur di batterlo. «Pare di si, nessuno escluso — commenta Tuccillo — c’è stata questa santa alleanza che non saprei come definirla. Una cosa che davvero non risponde a nessuna logica politica. E sicuramente costituisce un danno grave sul piano politico per il Pd e un danno gravissimo per il territorio».
Le ha fatto più male che tutti fossero contro lei o che tra loro ci fosse anche il Pd?
«Non era il Pd contro di me ma tutto il resto. Perché a livello locale, ad Afragola, noi siamo riusciti a costruire un Pd che è un modello per serietà, coerenza e capacità organizzativa. E su questa linea ci siamo mossi e abbiamo toccato risultati comunque notevoli. Abbiamo eroso in modo consistente l’insediamento della destra. Ma non al punto tale da arrivare al ballottaggio, che avrebbe significato la vittoria da parte mia».
Lei ha chiesto al partito di non imporle candidature, ha voluto mano libera. Forse è stato un errore?
«Assolutamente. Ma non credevo che si mettessero tutte le liste contro di me, tutto il centrodestra e anche quelli che stavano nel Pd ma che ad Afragola erano stati messi alla porta. Eppoi si è aggiunto Casillo, uomo di De Luca, che con Campania Libera ha fatto
apertamente iniziative a sostegno del candidato dell’altra parte».
Dopo questa delusione lascerà il Pd?
«Perché dovrei? Io sono dell’idea che vada fatto quel lavoro che, in modo embrionale, pare che si riesca a intravedere a livello nazionale anche con l’idea di affidare la conduzione del partito a Gentiloni».
Lei non è stato tenero neppure con De Luca.
«Scusi, ma se ad Afragola, Casoria e a Portici si candidano contro il Pd gente in maggioranza con De Luca, un problema c’è?
Lei che pensa?
«Ovvio. De Luca presiede la Regione ma, oltre a governa- re, ha il compito di governare la propria maggioranza politica e le ricadute sul territorio. Diversamente, si sgretolano presidi molto importanti e non so quanto questa cosa possa giovare a tutti. Compreso De Luca».
Cosa si augura adesso?
«Serve fare qualche considerazione sia in relazione al governo del partito, sia in relazione al rapporto tra il Pd e De Luca. Perché in questo modo si fanno danni molto seri per assecondare comportamenti locali che sono la negazione di un principio di coerenza, serietà, progettualità che dovrebbe essere alla base di una proposta politica».