Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pina Castiello: speriamo non sia una provocazione contro l’asse Lega-M5S
«Spero che la condivisione mostrata dai governatori sui problemi del Sud non sia una operazione strumentale per contrapporsi al nuovo governo». Così il neosottosegretario al Sud Pina Castiello, salviniana. Per l’esponente leghista, se il patto tra i presidenti delle regioni meridionali «diventa un impegno istituzionale serio siamo pronti al dialogo».
NAPOLI Tra i complimenti e i baci sulla guancia della Carfagna e della Ravetto, ecco la neo sottosegretaria con delega al Sud, Pina Castiello, 47 anni, da Afragola, leghista tra le prime parlamentari ad aderire (dal Sud) al partito di Salvini, che prende posto nel sottogoverno giallo-verde. Ieri mattina ha partecipato prima alla messa in onore del santo patrono di Afragola e poi, in treno, ha raggiunto Roma per il giuramento.
Castiello, di cosa si occuperà,
di fondi Ue?
«Non ho ancora il decreto, ma credo di sì. Con il ministro Lezzi faremo squadra».
Tutto merito di Salvini?
«Certo, un vero leader. Matteo occorrerebbe clonarlo: fa mille cose nello stesso momento. Mi ha chiamato l’altro ieri. Mi ha domandato: “Sei pronta?”. E oggi mi ritrovo qui a giurare».
Però lei ha avuto un altro pigmalione: l’ex senatore di An Nespoli, afragolese come lei e condannato per bancarotta
fraudolenta.
«Ho iniziato a fare politica con lui in consiglio comunale. Ma ora resta dietro le quinte, non fa più politica attiva dopo i problemi giudiziari».
Lei finì anche nelle intercettazioni di quella inchiesta?
«Sì, ma non ho mai ricevuto neanche un avviso di garanzia. Io e Nespoli siamo stati entrambi in An, ci siamo poi trovati a disagio quando è avvenuta la fusione nel Pdl: eravamo abituati alla militanza costante, al tesseramento, ai congressi. In Forza Italia, invece, comandava uno soltanto».
Berlusconi. Il quale venne anche a cantare alla sua festa per i 40 anni. Lo ha più incontrato?
«Sì, venne alla mia festa, al Castello della Castelluccia a Roma. Disse che doveva andare via presto, ma si mise al pianoforte e fece le 3 del mattino. L’ho incontrato di recente a Trieste, in campagna elettorale. Tra noi c’è sempre stase
to un reciproco rispetto».
Ieri mattina, a Napoli, i governatori del Sud hanno inaugurato una nuova stagione di impegno condiviso. Perché nessun rappresentante del Governo è intervenuto?
«Siamo ancora tutti alle prese con gli adempimenti istituzionali. Spero che la condivisione mostrata dai governatori sui problemi del Sud non sia una operazione strumentale per contrapporsi al nuovo Governo. Viceversa, diventa un impegno istituzionale serio, siamo pronti al dialogo».
Vero che la nuova Silicon Valley del potere politico è quella tracciata dal nastro di asfalto dell’asse mediano: Pomigliano, Crispano, Afragola (Di Maio, Spadafora, Castiello)?
«La verità è che la provincia esprime classe dirigente perché consente ancora di fare gavetta ed esperienze. Io ho iniziato in consiglio comunale, poi sono stata eletta in consiglio regionale ed ora eccomi sottosegretaria con delega al Sud. Napoli, invece, ha prodotto de Magistris. E mi fermo qui».