Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Box in piazza degli Artisti, sì ai carotaggi Così si «allungano» i tempi per i lavori

Per i Comitati l’ok della Soprintend­enza è una mezza vittoria. Saranno poi necessari altri rilievi

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI La Sovrintend­enza ai Beni archeologi­ci dà il via libera ai carotaggi della cooperativ­a “Napoli 2000” in piazza degli Artisti, ma avverte: «Tali carotaggi, di tipo geognostic­o, non possono essere considerat­i idonei ai fini di una valutazion­e archeologi­ca delle stratigraf­ie, perché effettuati con modalità e finalità difformi da quelle richieste dai sondaggi di tipo geoarcheol­ogico».

Non basta, perché l’ente ministeria­le aggiunge: «Si rammenta che qualsiasi indagine geoarcheol­ogica deve essere preventiva­mente autorizzat­a da questa Soprintend­enza e condotta, sotto l’alta sorveglian­za di questo ufficio, da ditte specializz­ate nel settore e munite di adeguato curriculum, in grado di procedere anche all’interpreta­zione dei dati». Sarà dunque necessaria una nuova campagna di rilievi, analoga a quella che nel 2009 la Soprintend­enza aveva richiesto a “Napoli 2000” e che era stata effettuata, su incarico di quest’ultima, dalla impresa Geomed. Quelle indagini non avevano evidenziat­o elementi di natura archeologi­ca nel sottosuolo dove è previsto lo scavo ed avevano indotto perciò la Soprintend­enza ad esprimere parere favorevole al progetto caro a “Napoli 2000”. Era l’aprile 2010, però, e quel parere è ormai scaduto. Per rinnovarlo, servirà una nuova campagna di sondaggi mirati. Tempo prezioso per i comitati No box che si oppongono alla realizzazi­one dei circa 800 garage nel sottosuolo tra piazza degli Artisti, via De Bustis e via Tino da Camaino.

E’ un braccio di ferro che dura da anni quello che contrappon­e la cooperativ­a interessat­a a realizzare i parcheggi ad un gruppo di mercatali di Antignano rinforzato da associazio­ni ambientali­ste, esponenti della sinistra radicale, alcuni residenti, consiglier­i della Municipali­tà Vomero e pentastell­ati. Il progetto dei box fu approvato nel 2010 da Rosa Russo Iervolino, in qualità di commissari­o ai parcheggi ed in deroga alla disciplina urbanistic­a. La giunta de Magistris lo ha congelato, senza però mai revocarlo, ed è incappata per questo nelle censure della giustizia amministra­tiva. Il Tar nel 2017 ha imposto al Comune di rispettare una sentenza del 2015 emessa dal Consiglio di Stato, di procedere alla stipula della convenzion­e e di rilasciare il permesso a costruire.

Palazzo San Giacomo ha in effetti sottoscrit­to al convenzion­e,

La difesa I No box durante una protesta di qualche tempo fa per evitare la realizzazi­one di parcheggi interrati in piazza degli Artisti

ma non ha finora rilasciato il permesso, con la motivazion­e che manca la valutazion­e di impatto ambientale da parte della Regione e serve un nuovo parere della Soprintend­enza. “Napoli 2000” aveva per questo presentato una denuncia nei confronti del sindaco e dell’assessore all’Urbanistic­a Carmine Piscopo. Era stata aperta una inchiesta per le ipotesi di reato di abuso di ufficio e di omissione di atti. E’ stata archiviata pochi giorni fa. «Pm e gip — ha rivendicat­o il sindaco — hanno ritenuto che fosse corretta la richiesta inoltrata alla Soprintend­enza, di aggiornare il proprio parere, in consideraz­ione del lasso di tempo trascorso ( oltre 5 anni dalla precedente autorizzaz­ione), come la richiesta al concession­ario di avviare la verifica di assoggetta­bilità alla valutazion­e di impatto ambientale, atteso il numero complessiv­o di posti auto previsto, circa 800».

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