Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Box in piazza degli Artisti, sì ai carotaggi Così si «allungano» i tempi per i lavori
Per i Comitati l’ok della Soprintendenza è una mezza vittoria. Saranno poi necessari altri rilievi
NAPOLI La Sovrintendenza ai Beni archeologici dà il via libera ai carotaggi della cooperativa “Napoli 2000” in piazza degli Artisti, ma avverte: «Tali carotaggi, di tipo geognostico, non possono essere considerati idonei ai fini di una valutazione archeologica delle stratigrafie, perché effettuati con modalità e finalità difformi da quelle richieste dai sondaggi di tipo geoarcheologico».
Non basta, perché l’ente ministeriale aggiunge: «Si rammenta che qualsiasi indagine geoarcheologica deve essere preventivamente autorizzata da questa Soprintendenza e condotta, sotto l’alta sorveglianza di questo ufficio, da ditte specializzate nel settore e munite di adeguato curriculum, in grado di procedere anche all’interpretazione dei dati». Sarà dunque necessaria una nuova campagna di rilievi, analoga a quella che nel 2009 la Soprintendenza aveva richiesto a “Napoli 2000” e che era stata effettuata, su incarico di quest’ultima, dalla impresa Geomed. Quelle indagini non avevano evidenziato elementi di natura archeologica nel sottosuolo dove è previsto lo scavo ed avevano indotto perciò la Soprintendenza ad esprimere parere favorevole al progetto caro a “Napoli 2000”. Era l’aprile 2010, però, e quel parere è ormai scaduto. Per rinnovarlo, servirà una nuova campagna di sondaggi mirati. Tempo prezioso per i comitati No box che si oppongono alla realizzazione dei circa 800 garage nel sottosuolo tra piazza degli Artisti, via De Bustis e via Tino da Camaino.
E’ un braccio di ferro che dura da anni quello che contrappone la cooperativa interessata a realizzare i parcheggi ad un gruppo di mercatali di Antignano rinforzato da associazioni ambientaliste, esponenti della sinistra radicale, alcuni residenti, consiglieri della Municipalità Vomero e pentastellati. Il progetto dei box fu approvato nel 2010 da Rosa Russo Iervolino, in qualità di commissario ai parcheggi ed in deroga alla disciplina urbanistica. La giunta de Magistris lo ha congelato, senza però mai revocarlo, ed è incappata per questo nelle censure della giustizia amministrativa. Il Tar nel 2017 ha imposto al Comune di rispettare una sentenza del 2015 emessa dal Consiglio di Stato, di procedere alla stipula della convenzione e di rilasciare il permesso a costruire.
Palazzo San Giacomo ha in effetti sottoscritto al convenzione,
La difesa I No box durante una protesta di qualche tempo fa per evitare la realizzazione di parcheggi interrati in piazza degli Artisti
ma non ha finora rilasciato il permesso, con la motivazione che manca la valutazione di impatto ambientale da parte della Regione e serve un nuovo parere della Soprintendenza. “Napoli 2000” aveva per questo presentato una denuncia nei confronti del sindaco e dell’assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo. Era stata aperta una inchiesta per le ipotesi di reato di abuso di ufficio e di omissione di atti. E’ stata archiviata pochi giorni fa. «Pm e gip — ha rivendicato il sindaco — hanno ritenuto che fosse corretta la richiesta inoltrata alla Soprintendenza, di aggiornare il proprio parere, in considerazione del lasso di tempo trascorso ( oltre 5 anni dalla precedente autorizzazione), come la richiesta al concessionario di avviare la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, atteso il numero complessivo di posti auto previsto, circa 800».