Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Chiaia, stretta dei vigili sui bar della movida Per tre giorni chiuderà il «Belledonne 12»

Provvedime­nto dei vigili per non aver rispettato i limiti di occupazion­e del suolo

- F. G.

NAPOLI Da novembre 2016 a maggio di quest’anno ha colleziona­to ben 12 multe per avere sistemato sedie e tavolini all’esterno del suo locale senza avere la concession­e per occupazion­e di suolo pubblico, oppure per averli messi al di dei metri quadrati concessigl­i.

E’ un vero primato quello di Roberto Galdieri, il gestore di “Belledonne 12”, tra i baretti più apprezzati e frequentat­i dagli irriducibi­li della movida nella zona di Chiaia. Nei suoi confronti scatta ora un provvedime­nto di chiusura per tre giorni, dal 6 all’8 settembre, contro il quale potrà ricorrere al Tar Campania per chiederne la revoca. L’ordinanza è stata preparata dal servizio Commercio ed artigianat­o del Comune di Napoli. Le sanzioni più recenti, quelle che sono state elevate nel corso del 2018 a “Belledonne 12”, risalgono al 12 ed al 26 gennaio,al 24 ed al 25 marzo, al I aprile. Nelle prime quattro circostanz­e i vigili urbani hanno rilevato da parte del gestore del locale «l’occupazion­e di suolo pubblico senza essere in possesso del titolo concessori­o». Nell’ultima, ad aprile, i caschi bianchi hanno messo a verbale che “Belledonne 12”, in possesso di una concession­e per 6 metri quadrati, «occupava lo spazio davanti al proprio esercizio con divanetti per metri quadrati 8». Non è la prima volta che il locale simbolo della movida è costretto a chiudere i battenti dal Comune a causa dell’accumulars­i delle sanzioni per il mancato rispetto degli spazi in concession­e.

Tra fine novembre ed inizio dicembre del 2016, infatti,l’amministra­zione impose nove giorni di stop. A dicembre di quell’anno, tra il 9 e l’11, scattarono altri tre giorni di chiusura. Le medesime sanzioni di fermo per tre giorni furono inflitte nel 2017 al locale nei mesi di novembre e dicembre. Il gestore apprende del nuovo stop dal Corriere del Mezzogiorn­o e commenta: «La verità è che tra poco non si parlerà più dei baretti di Chiaia, per la gioia di quei residenti i quali ci hanno fatto una guerra spietata ed insensata». E sostiene: «I vigili ormai ci sanzionano anche se un cliente sposta temporanea­mente una sedia, non possiamo più diffondere musica dopo mezzanotte e siamo identifica­ti come i colpevoli di ogni misfatto o violenza che accada nel centro di Napoli. Le nostre attività hanno subito un tracollo, gli incassi sono stati dimezzati e sono ormai a rischio decine e decine di posti di lavoro».

Divertimen­to L’entrata del «Belledonne 12», uno dei bar più noti di Chiaia

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