Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Alcol, igiene e decoro: tutti i divieti
NAPOLI L’ordinanza sindacale sulla movida, datata 7 luglio, stringe ancora di più le maglie sul fenomeno del divertimento by night per contrastare «l’inciviltà e valorizzare le attività di intrattenimento».
Un documento che in alcune aree specifiche — la zona dei baretti di Chiaia, quella di Aniello Falcone e San Martino, quella del Centro storico, di Coroglio e quella delle strade intorno alla stazione centrale — stabilisce una serie di orari di chiusure a tutela della quiete e dell’incolumità pubblica e meccanismi di controllo del territorio oltre che azioni per garantire l’igiene e il decoro degli spazi.
Cosa è dunque vietato? Innanzi tutto vendere dalle 24 in poi bevande in contenitori di vetro o lattine. Un divieto che include anche gli esercizi di vicinato e la piccola, media e grande distribuzione. Vietato restare aperti, dalla domenica al mercoledì, oltre le 2.30. Nei fine settimana l’orario è esteso alle 3.30. Ogni esercizio commerciale deve avere filtri sonori: insomma oltre le 24 suoni e rumori non devono essere avvertiti all’esterno.Non possono essere utilizzati amplificatori e percussioni al di fuori di fasce orarie specifiche: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21. Cornetterie, yogurterie e bakery sono tenute a tenere pulita l’area intorno al locale.
L’ordinanza prevede una intensificazione dei controlli e una serie di sanzioni più pesanti rispetto al passato. Chi vende bibite da asporto in vetro o lattina dopo le 24 e — in alcune zone intorno alla Stazione dopo le 21 — sarà punito con una contravvenzione pari a 500 euro. Chi resta aperto oltre l’orario stabilito dall’ordinanza incorre nella medesima sanzione pecuniaria. Stessa multa per gli esercizi di vicinato che vendono bevande in vetro.
Uno specifico capitolo è dedicato ai parcheggiatori abusivi. Per loro è prevista una sanzione da mille a 3.500 euro e l’allontanamento dalla zona dove sono stati pizzicati ad esercitare l’attività illecita.
Nei casi di reiterata inosservanza dell’ordinanza e, nello specifico, di fronte a due sanzioni per la medesima violazione specifica l’attività commerciale sarà chiusa per un massimo di quindici giorni.
Poi ci sono gli esercizi pubblici che occupano suolo senza autorizzazione: anche qui ci sono sanzioni pecuniarie e una chiusura dell’attività per un periodo non inferiore a cinque giorni. Per chi occupa spazio in eccedenza è prevista una chiusura per due giorni. Per tutti prevista la segnalazione alla Guardia di Finanza per l’accertamento di eventuali violazioni tributarie.