Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Rivolta in carcere Agenti in ostaggio
NAPOLI Sono rimasti per tre ore in ostaggio di un centinaio di detenuti, in una situazione di forte tensione: un agente e un ispettore della polizia penitenziaria hanno vissuto un pomeriggio difficile ieri ad Ariano Irpino. La situazione si è sbloccata grazie alla mediazione del direttore, Gianfranco Marcello, che è riuscito a riportare la calma. La protesta, di cui hanno dato notizia i sindacati della polizia penitenziaria Sappe e Osapp, è scattata quando si è diffusa la voca che un detenuto fosse stato malmenato. Gli altri reclusi, tutti napoletani, hanno così forzato un cancello e preso in ostaggio i due agenti, obbligandoli a restare in infermeria.
La trattativa si è sbloccata quando il direttore ha fatto intervenire proprio il loro compagno, che ha smentito di aver subito maltrattamenti o violenze da parte degli agenti. Fonti della casa circondariale hanno smentito anche la circostanza che gli agenti presi in ostaggio fossero stati aggrediti e picchiati, come pure qualcuno aveva sostenuto nel corso del pomeriggio. Il caso viene ora seguito dalla Procura di Benevento, che ricostruirà nei dettagli l’accaduto. Non è escluso che gli organizzatori della protesta nei prossimi giorni siano trasferiti in altre strutture carcerarie.
«Quello che sta accadendo nel carcere di Ariano Irpino dimostra che le nostre proteste hanno sostanza. Proprio per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle gravi difficoltà in cui versa il nostro corpo ieri abbiamo manifestato a Napoli, davanti alla sede del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria. Chiediamo un incontro urgente al ministro della Giustizia». Così, in un comunicato, le segreterie regionali di tutte le sigle sindacali della polizia penitenziaria (Osapp, Uilpa, Sinappe, FNS Cisl, Uspp e Cgil Funzione Pubblica).
Il dg
Russo: «Una situazione diventata non più sostenibile Non si può andare avanti così»