Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cultura classica Appello all’Onu
Parte da Napoli un appello all’Unesco per il riconoscimento della cultura classica greca e latina come patrimonio immateriale dell’umanità ed all’Unione europea per il riconoscimento e l’istituzione di Distretti Culturali Europei. Se ne parlerà oggi a Cuma in un convegno «Sull’arte e la cultura per l’economia – l’economia per l’arte e la cultura». organizzato dal comitato promotore, in cui figurano tra gli altri Paolo Coppola, Giuseppe Bartolo Senatore, Paolino Cantalupo, Giulio Maria Chiodi, Giovanni Cordini, Lucio Minervini, Isabella Valente, Francesco Gallo Mazzei, Aurora Notarianni, Matteo D’Ambrosio, Massimo Pica Ciamarra, Marco Galdi, Vincenzo Pepe, Jannis Korinthios, Paul Ciprianou, Paolo Giulierini (per adesioni: arteeculturaclassica@gmail.com). Ma cosa sono i distretti culturali europei? Per i promotori si tratta di aggregazioni territoriali accomunate da un background culturale comune, riconducibile alla cultura greca e romana. L’obiettivo finale dell’iniziativa? Quello di innescare un meccanismo virtuoso che promuova un’economia legata alla cultura. «Siamo convinti», spiegano i promotori, «che la cultura classica, che già ha portato al riconoscimento di nuovi diritti, possa ancora oggi offrire o ispirare soluzioni e costituire veicolo di diffusione di valori condivisi, contribuendo all’espansione universale del riconoscimento dei diritti dell’uomo. Tra l’altro questo tipo di cultura trova la sua massima rappresentazione nel sud Italia». Giusto dunque ripartire proprio dal territorio di quella che fu la Magna Grecia.