Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ginestra Paladino: io figlia d’arte racconto la donna di Picasso
Debutta al Nuovo di Montecalvario il monologo «Ritratto di Dora M.» L’attrice: «In scena anche una maschera di mio padre Mimmo, che in futuro potrebbe trasformare questo spettacolo in un film»
«Come donna e figlia di un’artista sono stata sempre attratta dalle storie e dalle passioni di grandi personaggi legati al mondo dell’arte. E una di queste vicende è quella di Picasso e delle sue tante partner distrutte dall’egoismo della sua personalità. In particolare Dora Maar e Françoise Gilot, di cui parlai con Ferdinando Bruni dell’Elfo, che alla fine ha deciso di sostenere l’idea di questo spettacolo».
Ginestra Paladino, figlia del pittore e scultore Mimmo, racconta così la genesi di «Ritratto di Dora M.», che debutta stasera al Nuovo alle 21.30 per il Napoli Teatro Festival Italia. «Lo scorso anno – continua l’attrice sannita – volevo partecipare al workshop con Peter Brook, ma Ruggero Cappuccio mi chiese di pensare a un lavoro tutto mio per l’edizione del 2018. Così, dopo aver scartato l’idea di giocare su un doppio personaggio, mi sono orientata verso Dora, anche perché fu lei per prima a immortalare con la sua macchina fotografica la celebre “Guernica”, il dipinto di Picasso che avevo visto da bambina, rimanendone molto colpita».
E così la messa in scena sarà di tipo monologale. «Anche se – continua Ginestra - la regia di Francesco Frongia e la scrittura di Fabrizio Sinisi, grazie all’uso di proiezioni e di musiche originali composte da Carlo Boccadoro, mi consente di non essere mai sola in scena». Ma da dove partire per raccontare la sua complessa vicenda? «Dagli anni del ricovero, assistita dallo psicanalista Jacques Lacan, e in cui ricostruisce la sua esistenza, artistica e privata, fatta di incontri con personaggi come Cartier-Bresson e Man Ray, Bataille e Breton. Una parabola che da esponente Surrealista la vide infine ritirarsi a vita privata, devastata dal rapporto con Picasso, al quale però riuscì a sopravvivere». E papà Mimmo? «Ha realizzato una maschera di Minotauro, che a un tratto appare in scena, ma soprattutto con il suo mondo visionario potrebbe essere l’unico regista a trasformare in futuro questo spettacolo in un film».
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Amori Sono stata sempre attratta dalle storie e dalle passioni di grandi personaggi legati all’arte