Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Teatro Festival, un uomo solo al comando La delibera che cambierà la governance
Una delibera sostituisce l’organo collegiale con un segretario
Il Teatro Festival anima in questo mese le notti napoletane ma rende insonni quelle degli organizzatori.
Proprio mentre la prestigiosa manifestazione è in corso, una delibera regionale azzera il Cda, attualmente composto dal presidente Luigi Grispello e dai consiglieri Lucio D’Alessandro, Antonio Bottiglieri e Cristina Loglio, per sostituirlo con una figura unica di segretario generale, oltre naturalmente al direttore artistico. Il Cda del festival aveva effettivamente un componente in più del previsto, in quanto Bottiglieri era stato nominato in seguito agli altri, su indicazione della Camera di Commercio. Da quattro membri si doveva insomma passare a tre. Ma questo non significa che si dovesse azzerare tutto il Cda. Cosa vuol dire dunque questo colpo di scena? In realtà la vicenda è l’esito di un lungo scontro che nei mesi scorsi si è svolto all’interno dell’amministrazione del festival. Quali gli schieramenti che si contrappongono? Da una parte c’è il presidente Grispello, «costretto» per la natura del suo incarico a far quadrare i conti. Dall’altra il direttore artistico Ruggero Cappuccio che ha ottenuto ottimi risultati già nella scorsa edizione ed è riuscito a far registrare molto spesso il
sold out agli spettacoli anche grazie a una accorta politica di prezzi bassi per i biglietti.
Lo scontro tra i due sarebbe divampato per i costi dei collaboratori di Cappuccio. In particolare per quelli di Nadia Baldi, braccio destro del direttore artistico. In realtà, anche con Franco Dragone si crearono situazioni spiacevoli a proposito dello staff che l’allora direttore voleva portare con sé dal Belgio. Tanto che fu probabilmente questo uno dei motivi delle dimissioni improvvise di Dragone.
Con Cappuccio all’inizio la storia sembrava ben diversa. Poi si sono rese necessarie per il nuovo direttore altre specifiche figure professionali, al di là di quelle già in organico nella Fondazione. Di qui una serie di discussioni, culminate in un’assoluta freddezza tra Cappuccio e Baldi, da un lato, e Grispello dall’altro. De Luca, evidentemente, ha scelto di salvare Cappuccio e rinunciare a tutto il resto.
Il paradosso però è che ora la delibera regionale, per essere esecutiva, deve passare al vaglio del Cda. Martedì si dovrebbe fissare una data per il consiglio di amministrazione. In quell’occasione i consiglieri potrebbero decidere di lanciare una loro controproposta, magari aggiustando il tiro con qualche modifica a un atto che annulla perfino il consiglio dei Revisori dei conti. Tra l’altro pare che nel nuovo assetto ci sarebbe una certa confusione su alcune competenze, come quella di assumere e di licenziare, non si capisce bene se assegnate al direttore artistico, al segretario o a tutti e due. In ogni caso, quel che conta è che il Teatro Festival non perda colpi proprio ora. Come si dice, lo spettacolo deve andare avanti.