Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Elezioni a Torre del Greco Aperta un’inchiesta per voto di scambio
Trovati i cellulari con i quali venivano fotografate le schede nel seggio Acquisiti dalla Procura anche i filmati-denuncia registrati da Fanpage
NAPOLI Fermavano gli elettori fuori ai seggi e consegnavano loro cellulari silenziati perché fotografassero la scheda con il voto «giusto»: le immagini riprese domenica scorsa a Torre del Greco dal giornale on line Fanpage hanno fatto scattare l’inchiesta della Procura di Torre Annunziata, che ieri ha disposto otto perquisizioni e il sequestro di altrettanti telefoni cellulari. Il reato ipotizzato è voto di scambio. Gli accertamenti, delegati ai carabinieri, sono solo all’inizio e dunque l’inchiesta — coordinata dal procuratore, Alessandro Pennasilico, e dall’aggiunto, Pierpaolo Filippelli, potrebbe allargarsi nelle prossime settimane.
Al termine della prima giornata di voto (una giornata caratterizzata peraltro da un fortissimo astensionismo) nessuno dei candidati è riuscito a ottenere la poltrona di sindaco. Si andrà dunque al ballottaggio il 24 giugno: Gio- vanni Palomba (civiche di centrosinistra), che ha ottenuto il 35,19 per cento, sfiderà il candidato del centrodestra Luigi Mele, che è al 15,34. Solo terzo è arrivato il candidato dei Cinque stelle, Luigi Sanguigno. In città l’atmosfera è tesa e l’inchiesta giornalistica ha contribuito a rinfocolare le
Il reportage Contatti anomali tra alcuni attivisti e gli elettori all’ingresso della scuola dove si votava
polemiche. Il reportage di Fanpage,in particolare, documentava i contatti anomali tra alcuni attivisti e gli elettori all’ingresso del seggio allestito in un istituto professionale di corso Garibaldi, uno dei più importanti in città. Gli elettori venivano invitati a votare come indicato nei fac — simile distribuiti e poi a fotografare la scheda senza essere sentiti dagli scrutatori e dal presidente di seggio. Dimostrando di avere eseguito il compito, evidentemente, gli elettori avrebbero poi ottenuto un compenso: in genere si tratta di piccole somme di denaro, generi alimentari, regali di modesto valore. Le immagini sono state realizzate, come già altre volte in passato dai giornalisti di Fanpage, con la tecnica della telecamera nascosta.
I filmati realizzati davanti al seggio di corso Garibaldi sono già stati acquisiti in redazione dai carabinieri: identificare i procacciatori di voti non sarà difficile. Sarà quello il primo passo per comprendere poi in nome di chi agivano. Nelle riprese compare su un fac — simile il nome di un candidato, Simone Gramegna, esponente di una lista civica che sostiene Palomba. Tramite il suo avvocato, Luigi Mennella, Gramegna fa tuttavia sapere di essere estraneo all’inchiesta e di non avere ricevuto alcuna perquisizione. Nei giorni scorsi, sulla sua pagina Facebook, Gramegna aveva anche ribadito di essere sereno e di aspettarsi giustizia.