Compravendite in netto aumento S’investe in B&B e case-vacanza

MERCATO IMMOBILIARE LA TENDENZA Tra via di Pozzuoli e viale Campi Flegrei il maggior numero di contratti

Lo sviluppo turistico dell’area ex Italsider di Bagnoli è atteso da oltre venti anni. E, nonostante i ritardi, il quartiere sta vivendo momenti di grande risveglio immobiliare ed sembra finalmente pronto a lasciare la sua vocazione industriale. Sì, perché - secondo lo studio sulle compravendite immobiliari di Tecnocasa, a Bagnoli cresce di mese in mese l’interesse da parte di investitori per aprire case vacanza e bed&breakfast.

Un segnale importante perché - nonostante i progetti di rilancio non siamo mai decollati - c’è chi crede davvero nello sviluppo del quartiere. Dall’analisi di Tecnocasa emerge che la richiesta degli investitori riguarda soprattutto bilocali e trilocali. Spiegano: «In questo caso la domanda si focalizza in zona Dazio perché posizionata sul lungomare oppure nell’area centrale di viale Campi Flegrei ben collegata al resto della città grazie alla presenza della fermata della metropolitana e della fermata cumana».

L’investimento medio oscilla tra 50 e 120 mila euro: un monolocale si affitta 300350 euro al mese, un bilocale a 550 euro al mese, un trilocale a 650 euro al mese. Gli investitori scelgono appartamenti composti da due camere più bagno e cucina oppure da tre camere più bagno e cucina, con un esborso che si attesta rispettivamente su 110-130 mila euro e su 150-160 mila euro.

Investimenti anche lungo via di Pozzuoli «dove ci sono abitazioni Ina Casa e da tipologie civili valutate 2800 euro al metro quadro, in buono stato e fronte mare», emerge dal dossier di Tecnocasa. Non solo: gli investitori guardano con interesse anche a viale Campi Flegrei, la strada principale del quartiere, verde ed in parte pedonale. «In questa area si trovano soluzioni d’epoca del 1920 in stile Liberty realizzate in tufo. Prezzi sui 2800 euro al metro quadro per tipologie in buono stato. Tranquilla e panoramica l’area di via Boezio, composta prevalentemente da tagli ampi (spesso Ina Casa) che si valutano 2500 euro al metro quadro se dotati di vista mare», aggiungono da Tecnocasa. A Bagnoli, infine, è possibile acquistare anche abitazioni popolari con prezzi che non superano 2000 euro al metro quadro. Insomma un fermento immobiliare che fa ben sperare per il futuro del quartiere.

Ma le compravendite sono in aumento in tutta la città. Nel 2017 sono state effettuate 7.153 transazioni, pari al +7,4% rispetto al 2016, la provincia ha chiuso invece con 11.030 compravendite, in aumento del +9,5%. Nel primo trimestre del 2018 in città sono state completate 1.855 operazioni su abitazioni, l’11,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre in provincia si sono raggiunte 2.835 transazioni, +10,8% rispetto al primo trimestre 2017. Nel secondo semestre del 2017 le quotazioni immobiliari del capoluogo campano hanno registrato stabilità. L’anno si è chiuso con un leggero aumento dei valori (+0,7%). Analizzando le macroaree, nella zona Centro i valori immobiliari sono aumentati del 2,6%. Investimenti su case vacanza e b&b soprattutto nelle aree adiacenti piazza del Gesù e il chiostro di Santa Chiara.

Tra via Toledo e i Quartieri Spagnoli è boom per l’acquisto di case da affittare agli studenti, soprattutto per la presenza dell’Accademia delle Belle Arti, Architettura e di diverse fermate della metropolitana che collegano bene la zona al resto della città. Un leggero aumento dei valori (+0,5%) è stato riscontrato per la macroarea di Vomero-Arenella. Sostanzialmente stabili (-0,2% nel secondo semestre del 2017) i prezzi delle case nella macroarea di Posillipo– Chiaia–San Ferdinando: diminuiscono i valori immobiliari di Posillipo. Unica macroarea ad aver registrato il ribasso più importante dei prezzi è quella del Centro direzionale, in particolare nei quartieri Gianturco, Poggioreale e Stadera. Nella zona il calo è stato del 5,1 per cento.

Bilocali Insieme con i trilocali sono le soluzioni abitative più ricercate da chi acquista