Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Accorpamenti e nuovi servizi, la Confcommercio si riorganizza e trasloca in piazza Municipio
L’associazione di Salerno aderisce al progetto unitario, entro luglio le altre La sede regionale aprirà a settembre in uffici di proprietà della Parthenope
La rivoluzione di Confcommercio in Campania è cominciata ufficialmente qualche giorno fa con l’accorpamento di Salerno a Napoli decisa dall’associazione provinciale. Poi, entro la fine di luglio, una dopo l’altra lo stesso iter sarà seguito anche dalle associazioni di Avellino, Benevento e Caserta. E a settembre nascerà il nuovo format di Confcommercio, un’associazione prettamente campana con sede a Napoli. «Sarà un’associazione fortemente regionalizzata per offrire alle imprese associate servizi più efficienti», spiega Pasquale Russo, direttore generale Confcommercio Campania. Non solo: Confcommercio cambierà anche la location degli uffici. Addio piazza Carità, la nuova sede dell’associazione dei commercianti sarà un edificio di piazza Municipio, all’angolo con via Medina, che è di proprietà dell’Università Parthenope di Napoli. Confcommercio prenderà in affitto i locali che verranno consegnati a settembre.
Cosa succederà con la riorganizzazione avviata? Si temono tagli e ridimensionamenti. Il direttore Pasquale Russo spiega: «L’associazione continuerà ad avere dei presidi a Avellino, Benevento, Caserta e Salerno ma molti dipendenti verranno trasferiti a Napoli. È un modello organizzativo diverso, più moderno ed efficiente». Su dipendenti è chiaro: «Non ci saranno licenziamenti ma la pianta organica definitiva verrà decisa alla fine dell’iter di accorpamento delle varie associazioni provinciali». Poi aggiunge: «La riorganizzazione è stata decisa un anno fa su indicazione nazionale. Le associazioni provinciali hanno anche approvato lo statuto regionale. Ora siamo entrati nella fase degli accorpamenti, un passaggio obbligatorio per creare la struttura regionale».
Per il direttore Pasquale Russo la regionalizzazione di Confcommercio non farà perdere la rappresentanza locale dell’associazione per le imprese. «Anzi - aggiunge - il nuovo modello organizzativo avrà come obiettivo il miglioramento dell’assistenza e dei servizi. Noi rappresentiamo 30 mila attività economiche. I territori verranno salvaguardati tanto che a Salerno, Avellino, Benevento e Caserta saranno lasciati dei presidi che avranno l’occhio sulle aree e il punto di riferimento per le attività economiche iscritte all’associazione». Ma le decisioni, in base allo statuto regionale, saranno prese sempre e solo a Napoli. E proprio in questo contesto gli associati attendono anche il via libera alla scelta del nuovo presidente. Dall’aprile 2017 Confcommercio è guidata da un commissario dopo le dimissioni (concertate con i vertici nazionali) di Maurizio Maddaloni, che lasciò l’incarico dopo due mandati (era in prorogatio). La confederazione guidata a livello centrale da Carlo Sangalli incaricò Giacomo Errico di assumere il compito di commissario della struttura regionale. Errico ricopriva lo stesso ruolo — dopo l’uscita di scena di Pietro Russo — nell’Ascom partenopea. Come ricorderete Maddaloni lasciò Confcommercio Campania con un nuovo statuto approvato e certificato da Roma e con un patrimonio netto positivo, nonostante le perdite di bilancio registrate nel 2015 e 2016.
I dipendenti trasferiti nel capoluogo Nelle città campane resteranno solo i presidi
Il manager
Il direttore Pasquale Russo: «Garantiremo più efficienza nell’assistenza»