Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mauro Di Domenico rilegge Pino Daniele
Il chitarrista partenopeo «battezzato» da Manzanera
«Mauro Di Domenico è un grande chitarrista e il suo tributo alla musica di Pino è sincero e di qualità. Avendo lavorato e fatto un tour con Pino alla fine degli anni ’80 con altri grandi chitarristi, so che grande talento e che artista era e ascoltare queste canzoni così belle suonate con tanta anima lo farebbe sorridere». Parola di Phil Manzanera, chitarrista cofondatore dei Roxy Music nonché produttore dei Pink Floyd e di David Gilmour. Parole di stima nei confronti di Di Domenico, musicista partenopeo attivo dagli anni ‘70 al fianco degli Inti-Illimani, Morricone, Ranieri, De Simone, e del suo nuovo cd «Essenza», un lavoro strumentale di undici tracce (più un inedito «E vivrò») che ripercorre i brani più famosi del mascalzone latino «Lazzari felici», «Anna verrà», «Quando», «Chi tene o mare»), suonato da musicisti internazionali che hanno lavorato con Pino come Phil Palmer, Mel Collins, Danny Cummings, affiancati da Mauro Pagani, Paolo Jannacci, Carlo Marrale, Matteo Saggese Tommaso Scannapieco, Arnaldo Vacca.
«Pino diceva ‘chi tene ‘o mare’ – afferma Di Domenico - e, sì, chi ha il mare e fa il musicista è legato per la vita a quel mare da un patto tacito e sancito dal respiro della sua risacca. Un anno fa mi telefonò Claudio Poggi, produttore di “Terra Mia”, suggerendomi l’idea di lavorare su brani di Pino. La cosa mi spaventò anche se gratificato dalla stima di chi mi proponeva una tale impresa. Un’estate intera a pensarci, poi mi sono deciso, il mio è solo un atto d’amore. Mesi di ascolto, appunti, scrittura; buttare via e ricominciare, orchestrare gli archi. Ho cercato di non tradire l’emozione della voce di Pino - con cui non ho mai avuto il piacere di collaborare - attraverso le mie corde, il mio linguaggio, allontanandomi dagli arrangiamenti originali e rivestendoli di luce nuova ma per raggiungere la medesima direzione: l’essenza».