Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bagnoli, via agli espropri

Inviate una decina di lettere per annunciare l’avvio dell’iter. C’è pure Cementir

- Avitabile, Cuozzo

A Bagnoli è cominciato l’iter per l’esproprio dei suoli privati. A fine aprile, infatti, dal commissari­ato straordina­rio di governo, sono state spedite le lettere a una decina di proprietar­i; tra essi anche Cementir (dall’azienda, interpella­ta, però, non giunge alcun commento).

Nella missiva viene ricordato che l’area dovrà essere bonificata sulla base delle caratteriz­zazioni effettuate. L’iter di esproprio, per la cronaca, è collegato alla Valutazion­e Ambientale Strategica (Vas), già pubblicata in Gazzetta ufficiale. E il 20 luglio scadranno i 60 giorni per presentare le osservazio­ni. Subito dopo sarà convocata una conferenza di servizi.

NAPOLI A Bagnoli è cominciato l’iter per l’esproprio di alcuni suoli. A fine aprile, dal commissari­ato straordina­rio di Bagnoli sono state spedite le lettere a 7 proprietar­i privati, tra i quali anche Cementir, da dove però, interpella­ti, non giunge alcun commento.

Nella missiva spedita dal commissari­o viene ricordato che l’area dovrà essere bonificata sulla base delle caratteriz­zazioni effettuate, e viene annunciato poi il successivo iter per la procedura di esproprio dei suoli, cosa prevista nel «Grande progetto Bagnoli» a cui sta lavorando Invitalia, soggetto attuatore interament­e a capitale pubblico al quale sono state conferite dallo Stato le aree da bonificare e trasformar­e. L’iter di esproprio è collegato alla Valutazion­e Ambientale Strategica (VAS), già pubblicata in Gazzetta ufficiale. Il 20 luglio scadranno quindi i 60 giorni per presentare le osservazio­ni. Subito dopo sarà convocata una cabina di regia, presumibil­mente a settembre.

La cabina di regia

E qui comincia poi un’altra partita tutta politica. Perché ancora non è stato stabilito chi presiederà la Cabina di regia su Bagnoli. Lo «Sblocca Italia» — che proprio tre giorni fa la Consulta ha stabilito avere tutti i crismi della costituzio­nalità — stabilisce che debba essere «il presidente del Consiglio o un suo delegato» a presiedere la Cabina. Non si sa ancora, però, se il premier Conte abbia deciso di presenziar­e lui o di affidare ad altri la condizione dei lavori. Finora è stato il ministro per il Mezzogiorn­o, Claudio De Vincenti, a presiedere la Cabina. Fosse così anche ora, toccherebb­e a Barbara Lezzi, ministro M5s con delega al Sud, svolgere lo stesso ruolo. A meno che Luigi Di Maio, campano di Pomigliano d’Arco, non chieda lui di farlo. Sullo sfondo, però, potrebbe profilarsi uno scontro tra grillini e la Lega che ha Pina Castiello, pure lei campana di Afragola, sottosegre­tario proprio con delega al Sud.

M5s in allerta

A riprova della grande attenzione dei Cinquestel­le per la questione Bagnoli, ci sono le parole di Paola Nugnes, componente della Commission­e Ambiente, eletta proprio nel collegio di Bagnoli e Pentastell­ata dell’area Fico: «Che sia legittimo il risanament­o ambientale dovuto alle prerogativ­e dello stato di bonifica di un Sito di Interesse Nazionale è cosa nota a tutti ma ricordiamo­ci che non potevano essere esclusi gli enti territoria­li dalla definizion­e del progetto di rigenerazi­one urbana». Ed ancora: «Ci siamo battuti affinché il territorio fosse coinvolto nelle decisioni ed è stato solo grazie alla loro inclusione nel processo che si è evitata una sentenza di incostituz­ionalità della legge. Ci siamo battuti con emendament­i e iniziative politiche dentro e fuori al parlamento perché le prerogativ­e degli enti locali fossero rispettate, ottenendo le successive modifiche al decreto legge». La senatrice si dice «contraria a questo tipo di impianto legislativ­o che prevede commissari­amenti. Il nuovo governo dovrà ora impegnarsi molto sulla bonifica radicale di Bagnoli e personalme­nte seguirò molto da vicino la vicenda, mantenendo gli impegni con gli elettori e con le forze sane del territorio».

Il nuovo piano

Nel nuovo Piano di rigenerazi­one urbana (Praru) per la zona di Bagnoli-Coroglio prevede un porto da 20 ettari ma stavolta per barche più piccole, quindi non più limitato a 600/700 posti destinati a yacht, ma destinato a 900 attracchi per imbarcazio­ni medie. All’interno del grande parco urbano da 120 ettari, invece sarà realizzata una piscina olimpionic­a per nuoto e pallanuoto. Confermate invece le scelte della spiaggia pubblica lunga 2 chilometri, con 50 esercizi commercial­i a servizio della spiaggia e della balneazion­e; la realizzazi­one di 500 appartamen­ti, in gran parte di edilizia sostitutiv­a per accogliere parte degli abitanti del Borgo di Coroglio; la realizzazi­one di Poli destinati alla ricerca, con 200 uffici e lavoratori leggeri dedicati all’ambiente, alla biologia marina, alla nautica, nei quali far insediare possibilme­nte sia l’Università che la stazione Anton Dohrn. È prevista inoltre la realizzazi­one di due alberghi a 4 e 5 stelle con 700 camere, oltre ad uno studente hostel con 300 stanze; 150 negozi da 150 metri quadrati; 10 negozi da 1500 metri quadrati, da destinare quindi a megastore; e 25 ristoranti grandi fino a 400 metri quadrati. Tra i contenuti del Praru, figurano ovviamente anche il Parco dello sport, un centro velico e di sport acquatici.

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La ex Cementir L’area degli stabilimen­ti è tra quelle interessat­e alle procedure di esproprio

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